Barumini: una nuova mostra svela antichi tesori nuragici al Centro Giovanni Lilliu
Un viaggio nel tempo tra reperti inediti e antiche pagine di giornali: la nuova mostra “Sardegna Nuragica – Scavi e Scoperte tra Ottocento e Novecento” offre ai visitatori l’opportunità di esplorare una Sardegna millenaria, mai vista prima. Visitabile fino al 3 novembre.
Al Centro Giovanni Lilliu di Barumini, è stata inaugurata “Sardegna Nuragica – Scavi e Scoperte tra Ottocento e Novecento“. Organizzata dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, questa esposizione offre ai visitatori la possibilità di tornare indietro nel tempo. La mostra espone reperti inediti, mai mostrati al pubblico, scoperti tra il XIX e il XX secolo. Questi oggetti, avvolti nelle pagine di giornali dell’epoca, raccontano una storia nella storia, offrendo uno sguardo affascinante sulla civiltà nuragica.
Tra i reperti esposti, i visitatori possono ammirare i ritrovamenti di Santa Vittoria di Serri, Teti, Ozieri, Chilivani e gli importanti scavi di Nuragus. Il percorso espositivo non solo presenta gli oggetti, ma include anche immagini degli scavi e pagine di giornale antiche, permettendo di riscoprire storie e articoli di stampa dell’epoca.
Un impegno costante per valorizzare il patrimonio culturale
Emanuele Lilliu, presidente della Fondazione Barumini Sistema Cultura, ha sottolineato l’importanza di questa mostra nel contesto della promozione del patrimonio culturale sardo. La Fondazione organizza eventi ogni sei mesi, integrando le visite al sito archeologico di Su Nuraxi con mostre ospitate al Centro Lilliu, creando così un’esperienza culturale completa per i visitatori. Iniziative che mostrano l’impegno costante della Fondazione, e non solo, per valorizzare il patrimonio culturale di Barumini.
Un viaggio nella storia dell’archeologia nuragica: dai rinvenimenti della fine dell’Ottocento fino agli scavi post-Prima Guerra Mondiale condotti da Antonio Taramelli. La mostra offre una panoramica sull’evoluzione dell’archeologia nuragica e sull’importanza di restaurare e conservare i reperti, mettendoli a disposizione del pubblico.