Un quarto di secolo di terapia EMDR in Italia: il percorso dalla scoperta alle applicazioni moderne
Quando la terapia EMDR è giunta in Italia venticinque anni fa, il panorama della psicoterapia era ben diverso da quello attuale. L’approccio innovativo, fondato dalla psicologa americana Francine Shapiro nel 1989, si basava su un principio di desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari. All’epoca, il campo della psicoterapia non era pienamente consapevole dei meccanismi complessi legati al trauma e al suo impatto sui disturbi mentali. Da allora, la terapia EMDR ha conosciuto una grande espansione in Italia, grazie al lavoro dell’Associazione EMDR e alla dedizione di professionisti come Isabel Fernandez, psicologa e psicoterapeuta.
Isabel Fernandez, direttrice del Centro di Ricerca di Psicotraumatologia di Milano e presidente dell’Associazione Italiana ed Europea di EMDR, ha avuto un ruolo cruciale nella diffusione di questa terapia nel nostro paese. Fernandez sottolinea come il trauma sia diventato oggi un aspetto transdiagnostico, una consapevolezza impensabile all’inizio della sua carriera. L’Associazione EMDR ha lavorato intensamente per promuovere la comprensione del ruolo del trauma nella salute mentale, realizzando numerose ricerche e attività di psicoeducazione. Questi sforzi hanno contribuito a un cambiamento significativo nella percezione e nella gestione del trauma, posizionando l’EMDR come una terapia fondamentale per il trattamento dei disturbi legati a esperienze traumatiche.
L’impatto della terapia EMDR nelle emergenze e nei contesti clinici
Nel corso degli anni, la terapia EMDR ha dimostrato la sua efficacia in numerosi contesti, dall’emergenza alla clinica. Eventi catastrofici come il disastro della Costa Concordia, il crollo del Ponte Morandi, e la pandemia da COVID-19 hanno messo alla prova la terapia, rivelandone l’abilità nel trattare il trauma in situazioni estreme. Fernandez evidenzia come la terapia sia stata applicata con successo in scuole, ospedali, e in contesti di emergenza per supportare le popolazioni e i bambini colpiti da eventi traumatici. Questo ampio raggio d’azione riflette la versatilità e l’efficacia dell’EMDR nel trattare il trauma in diverse situazioni e gruppi di persone.
La terapia EMDR è stata inclusa nel 2013 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come una delle principali psicoterapie per il trattamento del PTSD (Disturbo da Stress Post-Traumatico) e per i disturbi legati a situazioni stressanti. L’inclusione nel protocollo dell’OMS ha segnato un riconoscimento internazionale della terapia, basata sulla stimolazione bilaterale alternata, che ha dimostrato un impatto positivo a lungo termine sulla salute mentale e sul benessere dei pazienti.
L’integrazione della terapia EMDR con altri approcci psicoterapici
Un aspetto significativo dell’evoluzione della terapia EMDR in Italia è stata la sua integrazione con altri approcci psicoterapici. Fernandez sottolinea come il protocollo EMDR sia ora adottato regolarmente da terapeuti con diverse formazioni e approcci teorici. Questa integrazione ha arricchito il lavoro clinico, permettendo ai professionisti di confrontarsi attraverso un linguaggio comune e di applicare la terapia in modi innovativi. La capacità di integrare l’EMDR con altri approcci ha facilitato una comprensione e una gestione più efficace dei traumi vissuti dai pazienti.
Questo approccio multidisciplinare ha contribuito a una crescita significativa nella comunità professionale, migliorando la pratica clinica e l’interazione tra terapeuti. Attraverso lo scambio di conoscenze e esperienze, l’EMDR ha continuato a evolversi e a dimostrare la sua utilità nel trattamento dei traumi, consolidando il suo ruolo come una delle terapie più innovative e efficaci disponibili oggi.