Il Festival dei Tacchi chiude la sua XXV edizione con spettacoli imperdibili a Jerzu e Ulassai, celebrando il teatro contemporaneo e le tradizioni locali. Ultime occasioni per vivere momenti unici di cultura e arte immersi nei suggestivi paesaggi sardi
La XXV edizione del Festival dei Tacchi, una delle manifestazioni più attese e amate del teatro contemporaneo, si conclude oggi a Jerzu e Ulassai. Il festival, organizzato dalla compagnia cagliaritana Cada Die Teatro sotto la direzione artistica di Giancarlo Biffi, ha offerto una settimana di eventi imperdibili che hanno animato i due suggestivi paesi sardi dal 2 all’8 agosto 2024. Questa edizione ha visto esibirsi artisti di grande rilievo, regalando al pubblico performance emozionanti e riflessioni profonde.
La giornata di chiusura inizia alle 9.30 con la performance itinerante site specific “Just Walking” di Michele Losi, ospitata dalla Campsirago Residenza. La partenza è fissata alla Stazione dell’Arte di Ulassai, con un massimo di 40 partecipanti che avranno l’opportunità di vivere un’esperienza immersiva tra natura e arte. Questo spettacolo, pensato per coinvolgere attivamente il pubblico, rappresenta un viaggio fisico e simbolico attraverso i paesaggi di Ulassai, offrendo nuove prospettive sul territorio.
Spettacoli imperdibili: dal teatro itinerante alla tragicommedia
Nel pomeriggio, alle 18.00, la Cantina Antichi Poderi di Jerzu ospita “Mio padre e io” di Fabio Trimigno, una produzione della Bottega degli Apocrifi. Questo spettacolo racconta la storia di un padre e di tutti i padri che, per amore, tracciano un destino per i loro figli e vigilano affinché venga seguito. La narrazione tocca temi universali come l’amore, la tradizione e il conflitto generazionale, arricchita da una riflessione sulla difficoltà di accettare l’omosessualità in contesti tradizionali. Trimigno riesce a coinvolgere il pubblico con una storia intensa e personale, ambientata tra botti e silos di cannonau, creando un’atmosfera unica e suggestiva.
Alle 19.15, sempre alla Cantina Antichi Poderi, è il turno della giovane coppia composta da Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri, che portano in scena il pluripremiato “Apocalisse tascabile”. Questo spettacolo, che ha ottenuto riconoscimenti come il Premio In-Box 2021 e il Premio della critica al Nolo Fringe Festival, offre una riflessione tragicomica sulla società contemporanea e sulle nuove generazioni. La storia, ambientata in un supermercato della periferia romana, vede la comparsa improvvisa di Dio che annuncia la fine del mondo. Tra ironia e dramma, il giovane protagonista, accompagnato da un angelo svogliato, cerca di annunciare l’apocalisse ai cittadini romani, trovando però indifferenza e disillusione.
La serata conclusiva con Ascanio Celestini
La giornata si conclude in grande stile alle 21.30 con lo spettacolo “Le nozze di Antigone” di Ascanio Celestini, accompagnato alla fisarmonica da Gianluca Casadei. Celestini, storico amico del Festival dei Tacchi, propone una personale riscrittura del mito di Antigone, trasformando la tragica eroina in una figura quotidiana e contemporanea. Il racconto intreccia le storie di Antigone e del padre Edipo, riportandole al presente e collegandole alla storia recente della Resistenza e della seconda guerra mondiale.
Come ogni anno, il Festival dei Tacchi offre anche una serie di attività collaterali che permettono ai partecipanti di entrare in contatto con la cultura e le tradizioni locali. Nei giorni del festival, è possibile partecipare a corsi di yoga e tessitura, visite guidate alle opere di Maria Lai, e passeggiate alla scoperta delle erbe officinali del territorio. Inoltre, gli appassionati di enogastronomia possono partecipare a degustazioni di cannonau, vermentino e altri vini locali presso la Cantina Antichi Poderi.
Il Festival dei Tacchi è sostenuto dal Comune di Jerzu, dal Comune di Ulassai, dalla Cantina Antichi Poderi, dalla Fondazione di Sardegna, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dal Ministero della Cultura.