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Sardegna: il muggine sostenibile

Nel cuore della Sardegna, a Torregrande, si sta portando avanti un progetto ambizioso che mira a rendere l’isola un leader nella produzione commerciale di muggine e bottarga.

Un team di ricercatori della Fondazione Imc, sotto la guida di Stefano Carboni, lavora da oltre dieci anni per sviluppare tecniche innovative che permettano di superare la dipendenza dalle risorse selvatiche, garantendo così una produzione sostenibile e realmente “made in Sardegna“.

Il muggine: una risorsa per la sostenibilità e l’economia

A Torregrande, frazione costiera di Oristano, si trova l’International marine centre (Imc), dove un gruppo di ricercatori sta studiando la vita e la riproduzione del muggine, conosciuto anche come cefalo, per creare un sistema di produzione sostenibile e non dipendente dalle risorse naturali stagionali. Stefano Carboni, responsabile scientifico dell’area Acquacoltura della Fondazione Imc, insieme al suo team composto da Dario Vallainc, Barbara Loi, Danilo Concu, Anuta Chindris e Mattia Corrias, lavora da oltre un decennio per trasformare la Sardegna in una regione leader nella produzione di muggine e bottarga.

Il progetto, particolarmente ambizioso, punta a risolvere uno dei problemi più gravi legati alla pesca del muggine: la drastica riduzione degli stock selvatici. Negli ultimi anni, infatti, la produzione di muggine in Italia ha subito un calo significativo, passando da 2064 tonnellate nel 2017 a meno di 300 tonnellate all’anno tra il 2018 e il 2020. Questo drastico declino è indice di uno sfruttamento eccessivo degli stock naturali, evidenziando la necessità di sviluppare metodi di produzione più sostenibili.

Oristano potrebbe diventare il centro di un nuovo modello di acquacoltura, in cui la sostenibilità non è solo un obiettivo, ma una realtà concreta. Attraverso programmi di semina nelle lagune costiere sarde, il team di ricercatori spera di stabilizzare la produzione di muggine, riducendo la volatilità dei mercati e assicurando una fornitura costante di bottarga.

Innovazione e sostenibilità nella pesca al muggine

A differenza di altre specie ittiche, come l’orata e la spigola, il muggine è attualmente pescato quasi esclusivamente durante la migrazione riproduttiva dalle lagune verso il mare aperto, un momento critico per la sopravvivenza della specie. Questo approccio, sebbene tradizionale, non è sostenibile a lungo termine, motivo per cui la ricerca di Stefano Carboni e del suo team è così cruciale. Le loro innovazioni tecnologiche e i progressi nel controllo della riproduzione in cattività potrebbero infatti rivoluzionare il settore, garantendo una produzione su scala commerciale che non dipenda più esclusivamente dal prelievo di risorse selvatiche.

I risultati ottenuti finora dai ricercatori della Fondazione Imc sono tanto promettenti da aver reso l’istituto di Torregrande un punto di riferimento a livello internazionale. La Food and Agriculture organisation of United Nations ha infatti scelto la Fondazione come partner per la realizzazione del primo manuale tecnico dedicato alla produzione sostenibile del muggine. Nei laboratori dell’Imc, situati in una palazzina di fronte alla spiaggia di Torregrande, il team continua a lavorare con l’obiettivo di rendere la Sardegna la culla della produzione di bottarga sostenibile.

About Tiziana Sagheddu

Studentessa in Beni Culturali e Spettacolo durante i miei anni di studio ho sviluppato un interesse per il cinema e la regia, sono inoltre appassionata di arte, musica e studio mandarino cinese.

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