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Indice di fiducia dei giovani in calo: cresce la preoccupazione per scuola e cultura

La fiducia dei giovani italiani scende leggermente, mentre emergono preoccupazioni crescenti per l’istruzione e la cultura. I dati rivelano un declino del 2,6% tra i giovani adulti, con una preoccupante diminuzione dell’importanza attribuita alla cultura e al sistema educativo. L’estate porta un aumento dell’ottimismo generale, ma la fiducia nelle istituzioni chiave vacilla

L’ultima rilevazione dell’Indice di Fiducia dei Giovani, diffusa dal Consiglio Nazionale dei Giovani, dipinge un quadro complesso e variegato. I dati mostrano una lieve flessione della fiducia complessiva, passata dal 68,6% al 68,4%, evidenziando una diminuzione della fiducia tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni. In questa fascia, l’indice è sceso dal 73,8% al 71,2%, un calo significativo che riflette un generale disincanto verso alcuni aspetti della vita quotidiana, in particolare verso l’istruzione e la cultura.

Dall’altro lato, i giovani tra i 25 e i 34 anni mostrano un moderato aumento della fiducia, con un incremento dal 66,1% al 68,3%. Questo miglioramento sembra legato soprattutto a un ritrovato ottimismo nei confronti dell’economia e della percezione di adeguatezza degli stipendi, che segna un +6% rispetto alla rilevazione precedente. Inoltre, anche l’equilibrio tra vita e lavoro registra un miglioramento del 3%. Tuttavia, queste buone notizie non compensano del tutto i segnali negativi provenienti dalle fasce più giovani, dove l’incertezza e il pessimismo stanno aumentando.

Cresce il pessimismo tra i giovani: istruzione e cultura in crisi

Un altro aspetto preoccupante emerso dai dati è il calo della fiducia verso il sistema educativo e l’importanza attribuita alla cultura. La fiducia nel sistema educativo è scesa dall’85% all’83%, una flessione del 2% che, seppur modesta, segnala una tendenza negativa in atto. Inoltre, la percezione dell’importanza della cultura per il benessere complessivo ha subito una flessione del 3%, passando dall’83% all’80%.

Questi dati sono stati commentati con preoccupazione da Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani. “È allarmante notare come i giovani stiano attribuendo sempre meno importanza alla cultura e stiano perdendo fiducia nel sistema educativo. Questa tendenza negativa potrebbe avere conseguenze a lungo termine, influenzando la qualità della formazione e, di conseguenza, le future opportunità di lavoro e di crescita personale,” ha dichiarato Pisani.

Il calo della fiducia nello sport e nell’intelligenza artificiale

Parallelamente, si registra un calo della percezione dell’importanza dell’attività fisica per il benessere psicologico e sociale, passata dal 93% all’88%, e per il benessere fisico, scesa dal 93% all’89%. Questo trend è particolarmente sorprendente, considerando l’attenzione mediatica sui Giochi Olimpici 2024. Tuttavia, sembra che l’evento non abbia avuto l’impatto positivo sperato sulla pratica sportiva dei giovani italiani, soprattutto tra i 18 e i 25 anni.

Anche la fiducia nell’intelligenza artificiale ha subito un calo significativo, con una diminuzione del 5% nella percezione positiva, scendendo dal saldo positivo di +39% al +34%. Questo dato potrebbe indicare una crescente preoccupazione o disillusione verso le potenzialità di questa tecnologia, che fino a poco tempo fa veniva vista come una delle chiavi del progresso futuro.

Europa e relazioni internazionali: una stabilità fragile

Nel contesto delle relazioni internazionali, la fiducia nell’Unione Europea si mantiene sostanzialmente stabile, con una lieve flessione dall’79% al 78%. Questo dato suggerisce una stabilità fragile, in cui piccoli cambiamenti potrebbero avere un impatto significativo sull’opinione pubblica giovanile nei confronti dell’Europa.

About Volha Izafatava

Sarda acquisita. Studentessa di Giornalismo e Informazione Web con il passato (e il presente) da linguista.

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