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Anche quest’anno, il piccolo paese di Esterzili ospita la XIII edizione del torneo de sa murra, un appuntamento imperdibile per gli appassionati di tutta la Sardegna. Tra competizione e convivialità, il gioco sardo continua a unire generazioni
Nonostante le imprevedibili piogge estive che talvolta colpiscono la Barbagia, nulla sembra fermare l’entusiasmo e la passione per il torneo de sa murra ad Esterzili. Questa manifestazione, giunta alla sua tredicesima edizione, si è ormai radicata nel cuore del paese. Il torneo è ormai un appuntamento fisso per la comunità e gli appassionati di tutta la Sardegna. Organizzato come sempre in piazza Sant’Ignazio, ai piedi del Monte Santa Vittoria, il torneo accoglie decine di giocatori che si sfidano con prontezza mentale e velocità di riflessi. Tavoli e gazebo sono già pronti per ospitare i partecipanti. Gli appassionati giocatori arrivano da ogni angolo dell’isola per prendere parte a questa sfida tradizionale. Nato nel 2010 grazie all’iniziativa della Pro Loco locale, l’evento è oggi gestito in collaborazione con il comitato “Sa Murra Sterzilesa”, composto da un gruppo di giovani del paese. tra cui Stefano Puddu, Enrico Loi e Roberto Boi, veri appassionati di questo gioco.
Sa murra: un gioco antico che unisce le generazioni
Sa murra è un gioco antico, che richiede non solo abilità manuali ma anche una notevole prontezza mentale. Il suo funzionamento è semplice ma coinvolgente. I giocatori alzano simultaneamente le dita, gridando il numero totale che credono sia stato alzato da entrambi. La sua apparente semplicità nasconde però una grande complessità. Sa murra è una parte integrante della cultura sarda, soprattutto nei piccoli paesi come Esterzili. Qui, questo gioco non è solo un passatempo. E’ un elemento di coesione sociale che coinvolge giovani e anziani. Questo gioco, dunque, consolida i legami generazionali. Il torneo di Esterzili, con la sua atmosfera carica di tensione e allegria, è un momento di grande partecipazione comunitaria, che celebra la continuità di una tradizione antica.
L’anno scorso, ben novanta giocatori hanno partecipato all’evento, sfidandosi in coppie per contendersi il podio. Il torneo non è però solo una competizione: prima di ogni partita, infatti, i partecipanti si riuniscono per una cena conviviale a base di pecora arrosto e in cappotto, piatti tipici della cucina sarda che rafforzano lo spirito di comunità e amicizia tra i giocatori. Questo momento di condivisione è diventato una tradizione irrinunciabile, che fa parte integrante della manifestazione e contribuisce a creare un’atmosfera unica e familiare.
Un torneo dedicato alla memoria di Raffaele Serra
Il torneo de sa murra è aperto a tutti, purché i partecipanti abbiano compiuto i 18 anni. Dal 2012, l’evento è dedicato alla memoria di Raffaele Serra, un allevatore di Esterzili scomparso tragicamente in un incidente stradale. Serra, oltre a essere un eccellente giocatore di sa murra, è stato uno dei promotori più entusiasti della manifestazione. La sua passione e il suo impegno continuano a vivere attraverso questo torneo, che ogni anno lo ricorda con affetto. La competizione non è solo un tributo alla sua memoria, ma anche un modo per portare avanti il suo amore per il gioco e la comunità di Esterzili, mantenendo viva una tradizione che affonda le sue radici nella storia sarda.
Questa edizione del torneo de sa murra si preannuncia dunque come un evento carico di emozioni, in cui la tradizione si mescola al presente, consolidando i legami comunitari e celebrando l’identità culturale di Esterzili e della Sardegna intera.
