Halloween minerario sul sentiero dei Galanzieri

Un percorso tra storia e natura nel cuore del Sulcis-Iglesiente. Dal Tempio di Demetra e Kore al Nuraghe Perda Carcina, esplorando i resti minerari e geologici del Monte Santu Miai. Un’escursione imperdibile per gli amanti della geologia e della botanica

Nel suggestivo scenario del Sulcis-Iglesiente, una terra ricca di storia e tradizioni, si snoda un’escursione che coniuga natura, archeologia e memoria mineraria. Questo Halloween, gli appassionati di escursioni naturalistiche e geologiche potranno immergersi in un percorso affascinante, unendo l’esplorazione di antichi siti e paesaggi naturali alla scoperta delle radici storiche del territorio. L’escursione, che si sviluppa lungo il sentiero dei Galanzieri, offre l’opportunità di visitare due luoghi strettamente legati tra loro: il Tempio di Demetra e Kore, noto anche come Tempio di Bagoi, e il Nuraghe Perda Carcina. Entrambi i siti rappresentano testimonianze significative della storia sarda, situati in prossimità l’uno dell’altro, raggiungibili tramite mezzi privati prima dell’inizio del percorso a piedi.

Il Tempio di Demetra e Kore, situato a Terraseo, è una tappa obbligata per chi vuole conoscere più a fondo la cultura sarda antica. Costruito in una zona strategica, questo luogo sacro è un esempio di culto risalente all’epoca nuragica e poi romanizzata. A poca distanza, il Nuraghe Perda Carcina si erge come uno dei numerosi simboli della civiltà nuragica che ha popolato la Sardegna. Queste strutture, così imponenti e misteriose, sono il cuore della storia isolana, e visitarli consente di fare un tuffo nel passato di migliaia di anni. L’escursione prosegue poi con l’esplorazione delle bellezze naturali del Monte Santu Miai, dove le rocce calcaree dominano il paesaggio. Queste stesse rocce erano fonte di uno dei minerali più preziosi della zona: la Galena argentifera.

La storia mineraria del Sulcis-Iglesiente: dai Galanzieri alla Galena argentifera

La Galena argentifera, conosciuta anche come piombo argentifero, ha una lunga storia nel Sulcis-Iglesiente, essendo stato uno dei minerali più estratti nella zona. Da questo minerale prende il nome una figura storica e affascinante: il Galanziere, un marinaio il cui compito era trasportare la “galanza” – altro nome della galena – dai siti di estrazione verso i porti. Questa figura è ancora oggi ricordata nella toponomastica sarda, dove alcuni edifici nei pressi di antiche miniere abbandonate portano il nome di “Case Is Garanzeis”. Questi luoghi non sono solo testimonianze minerarie, ma offrono anche un panorama carsico unico, con numerose grotte e inghiottitoi che arricchiscono il paesaggio. Alcune di queste cavità naturali sono particolarmente interessanti dal punto di vista archeologico, poiché al loro interno sono stati ritrovati resti umani risalenti al Neolitico, nonché ossa del Prolagus, un animale ormai estinto, e frammenti di ceramica dell’epoca.

L’escursione si sviluppa su un percorso ad anello di circa 7 chilometri, con una difficoltà classificata come “E” (Escursionistico), richiedendo quindi un abbigliamento tecnico adeguato. Gli escursionisti dovranno indossare scarpe da trekking, portare con sé bastoni da trekking, una borraccia termica e, in caso di pioggia, un impermeabile. Per affrontare alcuni tratti più bui, si consiglia di munirsi di una torcia frontale. Il costo dell’escursione è di 20 euro, una cifra accessibile per un’esperienza che promette di regalare una giornata indimenticabile, tra storia, geologia e natura selvaggia.

Questa escursione naturalistica, immersa nel cuore della Sardegna, rappresenta un’occasione unica per riscoprire il territorio sardo sotto una nuova luce, celebrando Halloween in modo alternativo, lontano dalle solite festività, ma vicini alla ricca eredità culturale e geologica dell’Isola.

About Maria Giuseppina Piras

Sono una studentessa in Scienze della Comunicazione e non potevo scegliere un corso più adatto di questo alle mie passioni. Mi interesso anche di enogastronomia e, per questo, ho creato un podcast, in cui parlo di alimenti ma soprattutto di contesti che l'enogastronomia è capace di toccare; questa scelta mi permette di variare e di esplorare diversi argomenti.

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