Nel 2022 per la prima volta l’energia solare ha superato il carbone fossile come principale fonte di elettricità nell’Unione Europea
Secondo i dati di Eurostat, l’energia solare ha prodotto 210.249 GWh di elettricità, mentre il carbone fossile ne ha forniti 205.693 GWh. Questo cambiamento rappresenta una significativa svolta verso fonti di energia rinnovabili e sostenibili.
Eurostat evidenzia che la Polonia e la Repubblica Ceca sono gli unici due paesi dell’Ue ancora dipendenti dal carbone fossile. La Polonia, in particolare, utilizza il carbone come fonte principale per la produzione di elettricità. La Repubblica Ceca, sebbene utilizzi il carbone, ha iniziato a diversificare le sue fonti energetiche.
In aggiunta al carbone fossile, 9 paesi dell’UE fanno uso della lignite, un tipo di carbone con un contenuto energetico inferiore. La lignite ha contribuito con 241.572 GWh alla produzione totale di elettricità dell’UE. Questo dato sottolinea l’importanza ancora significativa dei combustibili fossili nella transizione energetica in corso.
L’aumento della produzione di elettricità da fonti solari riflette gli sforzi dell’Unione Europea per ridurre le emissioni di carbonio e promuovere l’uso di energie rinnovabili. Tuttavia, la strada verso una completa indipendenza dai combustibili fossili è ancora lunga. I governi e le industrie sono chiamati a investire ulteriormente in tecnologie verdi e a migliorare l’efficienza energetica.
La transizione verso fonti energetiche più pulite non solo aiuta a combattere il cambiamento climatico, ma rappresenta anche un’opportunità per stimolare l’innovazione e la crescita economica sostenibile. Con il continuo aumento dell’energia solare e l’adozione di altre tecnologie rinnovabili, l’Unione Europea spera di raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi di sostenibilità e riduzione delle emissioni nei prossimi anni.