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Il pesce povero risplende nel menu di Sabor’e Mari

L’ittiturismo di Teulada celebra il mare con la creatività di chef Federico Durzu e l’innovazione sostenibile di Alessia Madeddu. Il ristorante propone un viaggio culinario che riscopre il valore del pesce povero, con piatti unici e una filosofia di cucina etica.

Nel cuore del piccolo borgo di Teulada, sulla costa sud-occidentale della Sardegna, si trova Sabor’e Mari, un ristorante-ittiturismo che offre un’esperienza culinaria unica. Guidato dalla giovane coppia Alessia Madeddu e Federico Durzu, il locale propone un viaggio alla scoperta dei sapori del mare, celebrando il pesce cosiddetto povero. Questo tipo di pesce, spesso trascurato dai mercati tradizionali, trova in Sabor’e Mari una nuova vita, grazie alla visione innovativa di Durzu e alla passione per la sostenibilità di Madeddu.

Il piatto-simbolo del ristorante è la salpa, avvolta in una croccante crosta e accompagnata dalla freschezza del pomodoro. Questa preparazione richiama lo scabecciu, un’antica tecnica sarda che il giovane chef reinterpreta con grande maestria. Federico Durzu, che ha appena 30 anni, ha un curriculum di tutto rispetto, avendo lavorato al Reale Casadonna di Niko Romito e vincendo, nel 2023, la Tuna Competition di Carloforte. La sua cucina riflette un profondo rispetto per la materia prima e un forte legame con il territorio, elementi che emergono chiaramente nelle sue creazioni.

Innovazione e tradizione culinaria a Sabor’e Mari

Sabor’e Mari non è solo un ristorante, ma un’esperienza sensoriale a tutto tondo. Situato di fronte all’antico porticciolo di Porto Budello, il locale accoglie gli ospiti in un ambiente che richiama le atmosfere degli anni ’70 e ’80, con un cortile dal sapore vintage e una sala interna che invita alla convivialità. Qui, il pesce povero diventa protagonista assoluto: salpe, muggini, palamite e sgombri arrivano freschi dalle barche locali, pronti per essere trasformati in piatti straordinari.

Lo chef Federico Durzu ha scelto di riproporre, in chiave moderna, la tecnica della frollatura del pesce, un metodo antico che consente di esaltare la tenerezza e l’intensità dei sapori. Questo approccio, raro nel panorama culinario italiano, offre agli ospiti la possibilità di gustare diverse parti del pesce, ciascuna cotta in maniera differente, grazie al carrello del frollato. Ogni boccone diventa così un’occasione per esplorare nuovi sapori, mentre il team giovane e appassionato del ristorante si impegna a creare un’atmosfera accogliente e rilassata.

Esplorazione dei sapori del mare

Tra i piatti che raccontano meglio l’anima di Sabor’e Mari, spiccano l’antica panzanella reinterpretata con cozze, cipolla e pomodoro, e una sorprendente terrina di pelli di muggine con glassa alla scarola. Ogni creazione è un omaggio alla tradizione sarda, rinnovata con un tocco contemporaneo che non tradisce le radici ma le esalta. Il pane fatto in casa e la carta dei vini, ricca di etichette biologiche, completano un’offerta gastronomica che si distingue per l’attenzione alla qualità e alla sostenibilità.

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