Negli ultimi dieci anni il car sharing ha registrato una crescita significativa in vari Paesi dell’Unione Europea con la Germania che ha visto un incremento straordinario del 460% dal 2010 al 2021
Questo aumento riflette una crescente consapevolezza ambientale e una ricerca di soluzioni di mobilità più sostenibili. L’adozione del car sharing in Germania è stata spinta da una combinazione di politiche pubbliche favorevoli, incentivi per la mobilità condivisa e un crescente interesse dei cittadini per alternative alla proprietà dell’auto.
Nell’Unione Europea, l’adozione del car sharing è variegata. Mentre la Germania guida la crescita, altri Paesi come Italia, Belgio e Svezia hanno registrato aumenti, ma a ritmi diversi. In Italia, ad esempio, il numero di auto condivise per mille persone è passato da 0,09 nel 2015 a un picco di 0,19 nel 2019, per poi stabilizzarsi a 0,11 nel 2021. Questa fluttuazione riflette una serie di fattori, tra cui le politiche locali e le preferenze dei consumatori.
L’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) ha osservato che, nonostante l’aumento generale del car sharing, non esistono dati uniformi a livello di Unione Europea. Tuttavia, le informazioni raccolte dai diversi Paesi indicano una tendenza verso una maggiore adozione di modelli di mobilità condivisa. La crescita del car sharing è vista come un passo positivo verso una mobilità più sostenibile e meno inquinante, contribuendo a ridurre la congestione del traffico e le emissioni di carbonio.
L’adozione di veicoli condivisi non solo offre vantaggi ambientali, ma anche economici. Riduce i costi di possesso dell’auto e può migliorare l’accesso alla mobilità nelle aree urbane congestionate. Tuttavia, per realizzare appieno il potenziale del car sharing, è necessario un ulteriore sviluppo delle infrastrutture e un’armonizzazione delle politiche a livello europeo.