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A Bosa si celebra la malvasia, il vitigno che racconta la Planargia

Il 7 settembre, Bosa ospita un evento unico dedicato alla malvasia, vitigno simbolo della Planargia. Una giornata di degustazioni, incontri e riflessioni sul futuro di questo vino pregiato, con la partecipazione di produttori locali e esperti del settore

Bosa celebra il suo vitigno più prezioso, la malvasia

Bosa si prepara a celebrare uno dei suoi tesori più preziosi: la malvasia, il vitigno che meglio rappresenta l’identità vinicola della Planargia. L’evento, chiamato “A Botte Scolma”, si terrà il 7 settembre e promette di essere un appuntamento imperdibile per gli appassionati di vino e per chi desidera scoprire le eccellenze del territorio. Dalle 16:30 fino a mezzanotte, la malvasia sarà protagonista assoluta, raccontata, degustata e analizzata da esperti del settore, tra cui enologi, giornalisti specializzati, ristoratori, e soprattutto dai produttori locali, che porteranno le loro storie e le loro esperienze direttamente al pubblico.

Il cuore dell’evento sarà il coinvolgimento dei produttori di malvasia della Planargia, riuniti grazie all’impegno di Aldo Nieddu, titolare del ristorante “Alduccio al Panificio”. Nieddu è riuscito a mettere insieme dieci cantine del territorio, ossia Piero Carta, Angelo Angioi, Cantina Columbu, Luigi Masia, Cantina Pusceddu, Cantina Cau, Cantina Madala, Emidio Oggianu, Cantina Porcu e Cantina Madeddu. Questi produttori rappresentano la varietà e la ricchezza della malvasia di Bosa, ognuno con una propria etichetta e una storia unica. Alcuni seguono le orme della tradizione familiare, mentre altri sono nuovi appassionati che hanno deciso di investire in un territorio che offre condizioni ideali per la viticoltura.

Un nuovo formato di evento per un’esperienza autentica

L’evento si svolgerà nella suggestiva piazza Episcopio, dove saranno allestiti piccoli stand per facilitare l’incontro tra produttori e visitatori, offrendo un ambiente accogliente e informale. La manifestazione propone una formula innovativa rispetto alle tradizionali fiere del vino. Invece di un percorso rigido e predefinito, gli ospiti avranno la libertà di muoversi tra gli stand, degustando le diverse malvasie e prendendosi il tempo per conversare direttamente con i produttori. Questa modalità vuole favorire un dialogo autentico, permettendo ai visitatori di approfondire la conoscenza del territorio, delle tecniche di produzione e delle storie che si celano dietro ogni bottiglia.

“A Botte Scolma” si distingue per la sua capacità di unire la degustazione di vini di alta qualità a un’esperienza sensoriale e culturale più ampia. I partecipanti potranno esplorare il mondo variegato della malvasia di Bosa, scoprendo non solo i prodotti delle cantine storiche ma anche le nuove generazioni di viticoltori che, con grande entusiasmo e preparazione, stanno entrando nel settore. L’evento offre quindi un viaggio attraverso la passione e la dedizione dei produttori, che trasformano le uve delle colline della Planargia in vini che racchiudono l’essenza di questo territorio unico.

Tra tradizione e futuro: il ruolo della malvasia di Bosa

L’iniziativa non è solo un’occasione per degustare ottimi vini, ma anche un’opportunità per riflettere sul futuro della viticoltura locale. L’incontro tra tradizione e innovazione è infatti uno degli aspetti più interessanti di questa manifestazione, che mira a valorizzare il patrimonio culturale e gastronomico di Bosa e della Planargia. La partecipazione di esperti del settore contribuirà a dare una prospettiva più ampia sul ruolo della malvasia nel panorama vinicolo sardo e italiano, esplorando le potenzialità di questo vitigno e le sfide che il mercato globale pone ai produttori locali.

“A Botte Scolma” si propone come un evento che va oltre la semplice degustazione, invitando i partecipanti a vivere un’esperienza immersiva e a riscoprire la malvasia di Bosa come simbolo di una terra ricca di storia, tradizione e passione.

About Maria Giuseppina Piras

Sono una studentessa in Scienze della Comunicazione e non potevo scegliere un corso più adatto di questo alle mie passioni. Mi interesso anche di enogastronomia e, per questo, ho creato un podcast, in cui parlo di alimenti ma soprattutto di contesti che l'enogastronomia è capace di toccare; questa scelta mi permette di variare e di esplorare diversi argomenti.

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