Il successo della prima edizione dell’evento di Mamoiada dimostra la forza dell’unione tra tradizione vinicola e cultura equestri in Sardegna
Nel cuore di Mamoiada, un piccolo ma vivace comune sardo è andata in scena la prima edizione di “Vinzas a caddu”. Una importante manifestazione che ha saputo unire due elementi fondamentali dell’identità locale: il vino e il cavallo. Questo evento, promosso dal Gruppo sport equestri di Mamoiada, ha ricevuto il sostegno di numerosi partner tra cui il Comune di Mamoiada, la Fondazione di Sardegna, Bper-SardaLeasing, la Faes (Federazione associazioni equestri della Sardegna), il Museo delle Maschere Mediterranee e la Coldiretti. La manifestazione si è rivelata un grande successo, superando le aspettative degli stessi organizzatori.
La giornata inizia con una passeggiata all’insegna del relax, della cultura, del buon cibo e dell’ottimo vino. I partecipanti hanno accolto l’inizio dell’evento davanti alla cantina-botte di Giampiero Puggioni, l’unica tappa all’interno del paese. Lì, hanno brindato con spumantino e bianco fresco, prodotti localmente da Giampiero Puggioni. Successivamente, il trekking di circa quindici chilometri è partito, portando i partecipanti attraverso una serie di tappe gustative.
Alla tappa successiva, presso la cantina Osvaldo Soddu, i partecipanti hanno assaporato i primi cannonau del territorio, accompagnati poi da amaretti e biscotti. Poi, alla cantina Francesco Cadinu, il personale ha servito cannonau delle “Ghiradas” e il rosè “Tziu Simone”, abbinati a trippa al sugo.
Un viaggio tra tradizione e gusto
La manifestazione successivamente continua il suo percorso con una quarta tappa al rinomato Pub Agricolo, dove il sanguinaccio di pecora aromatizzato con s’armidda. Cannonau sono stati degustati. Le fermate successive hanno incluso la cantina Muzanu, che ha servito spezzatino di pecora e cannonau. Ka cantina Barrosu, con pennette al ragù di pecora e a seguire il cannonau. La penultima sosta è stata alla cantina Vignaioli Cadinu, che ha servito vini “Martis Sero”, granatza e tapas di formaggio e salumi. L’ultima tappa, le Vinzas Artas di Giorgio Gaia e Piercarlo Sotgiu, ha chiuso in bellezza con cannonau e granatza biologici. Accompagnati da un dolce tipico di pane lentu.
L’importanza culturale dell’iniziativa
Il ritorno a Mamoiada è stato accolto con entusiasmo dai partecipanti. I quali hanno lodato l’esperienza per la scoperta di un territorio straordinario e per la qualità dei vini e dei prodotti gastronomici locali. La passione e la competenza dei vignaioli, nel raccontare la storia dei loro vini, hanno lasciato un’impressione duratura. Il secondo giorno è poi stato dedicato a una narrazione sul mestiere del mascheraio di Daniele Mameli e a un convegno che ha poi approfondito le tematiche dell’iniziativa. Tra i relatori, il sindaco Luciano Barone La presidente della Sardaleasing-Bper Patrizia Giranu, Valentina Muggittu, Mariella Mele, Piero Lizzeri, Mario Cadau, e Alessandro Sale hanno partecipato. Le conclusioni sono state affidate all’assessore regionale all’Agricoltura Gianfranco Satta.