Cagliari accoglie una nuova edizione di “Su Cramu bivit”, il 30 agosto 2024, trasformando la storica Piazza del Carmine in un teatro a cielo aperto. La manifestazione, dedicata all’esplorazione artistica degli spazi urbani, propone una serie di eventi che fondono tradizione e innovazione, attirando l’attenzione di famiglie, giovani e appassionati d’arte
Piazza del Carmine, storico crocevia di Cagliari, diventa il fulcro di una serie di eventi che riflettono sull’importanza di abitare e vivere gli spazi urbani. La piazza non è solo un luogo fisico, ma un simbolo della cultura e della storia della città, uno spazio che ha ospitato nel corso dei secoli mercati, feste, preghiere e raduni. La rassegna “Su Cramu bivit”, organizzata dal Comune di Cagliari in collaborazione con Il crogiuolo, mette in scena il ruolo sociale di questo luogo, attraverso spettacoli che non si limitano a utilizzare la piazza come scenografia, ma la vivono e la interpretano, trasformandola in un palcoscenico dove si incontrano storie e vite.
Il programma, articolato su quattro giornate, vede la partecipazione di artisti di varie discipline che offriranno al pubblico un’esperienza immersiva e coinvolgente. Gli eventi previsti, come i teatro circo e le performance esperienziali, sono stati pensati per un pubblico ampio, dalle famiglie ai giovani, con l’obiettivo di creare un dialogo tra passato e presente, tra tradizione e innovazione. Su Cramu, nome storico di Piazza del Carmine, rappresenta così il fulcro di una riflessione sull’importanza di vivere gli spazi urbani in modo consapevole e partecipato.
Spettacoli e performance: un viaggio tra arte e tradizione
Il programma del 30 agosto si apre alle ore 19:00 con lo spettacolo “Già fiat ora” di Ado Sanna del Teatro del Sottosuolo. Questo evento, che unisce l’arte circense alla riflessione sociale, è un viaggio attraverso vent’anni di ricerca artistica, in cui il protagonista, attraverso numeri di equilibrismo sulla bicicletta, lancia un messaggio sull’importanza del rispetto della diversità e di un circo senza animali. Ado Sanna incanta il pubblico con la sua abilità tecnica e la sua capacità di modulare comicità e ritmo in base alle situazioni, rendendo ogni esibizione unica e adattabile al contesto. Lo spettacolo, che ha riscosso successo in festival internazionali e locali, si distingue anche per la cura nella scelta delle musiche, che accompagnano e amplificano l’esperienza sensoriale degli spettatori.
Alle 20:30 la piazza diventa il palcoscenico per due attività performative proposte da Il crogiuolo e Carovana: “Intrecci di pane” e “In pasto agli Dei”. Questi percorsi esperienziali, ideati e diretti da Ornella D’Agostino, sono un viaggio nella tradizione del pane, simbolo di condivisione e comunità. Gisella Vacca e Silvia Corda guidano il pubblico in un’esperienza multisensoriale che unisce narrazione e musica, mentre frammenti poetici e letterari, tratti da autori come Neruda, Nivola e Salvatore Satta, raccontano il pane come cibo dell’umanità, elemento centrale nella vita delle comunità. La performance, riservata a 20 persone e su prenotazione, invita a riflettere sul significato del pane non solo come alimento, ma come simbolo di unione e condivisione.
Gran finale con comicità e magia
Alle 21:30 il testimone passa a Le Voci di Astarte con lo spettacolo “GRAN CIRCO DISASTRO‼”, una performance che mescola comicità e magia sotto la regia di Martín Lasa. Giada Rani e Riccardo Serra interpretano due personaggi eccentrici che si trovano a ricoprire tutti i ruoli di un antico circo, cercando di mantenere vive le tradizioni circensi, ma finendo per creare un “gran disastro”. La messa in scena, arricchita dai costumi di Chiara Barlassina e dalle scenografie di Filippo Serra, promette di regalare al pubblico una serata all’insegna del divertimento, dove la follia e l’imprevedibilità diventano protagoniste.