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Disseccamento delle foreste in Sardegna: la grave situazione rilevata dai dati satellitari

Un’analisi satellitare mostra l’allarmante condizione delle foreste sarde nell’estate 2024. Il disseccamento delle chiome, rilevato grazie alle immagini del Sentinel-2, evidenzia un drastico declino della fotosintesi, colpendo in particolare le aree boschive del Sarrabus-Gerrei e dell’Ogliastra

L’estate 2024 ha visto un drammatico disseccamento delle foreste in Sardegna, evidenziato dai dati satellitari raccolti dall’osservatorio Sentinel-2. L’analisi delle immagini satellitari ha rivelato un quadro preoccupante: ampie porzioni delle foreste sarde, soprattutto nelle regioni del Sarrabus-Gerrei e dell’Ogliastra, hanno subito un decremento significativo dell’attività fotosintetica, portando a un evidente ingiallimento delle chiome. Questo fenomeno, osservato durante il periodo di fine agosto, rappresenta un chiaro segnale di stress vegetativo, attribuibile con molta probabilità alle condizioni climatiche avverse che hanno colpito l’isola, inclusa una prolungata siccità.

Secondo gli esperti, le foreste più colpite sono quelle appartenenti al genere Quercus, che comprende sugherete, lecci e roverelle. Tuttavia, anche la macchia mediterranea più bassa non è stata risparmiata, mostrando segni di un “seccume” che si è diffuso in maniera preoccupante. Il disseccamento osservato, da moderato a forte, pone l’accento sulla necessità di monitorare con attenzione questi habitat naturali, che rappresentano non solo un patrimonio ambientale ma anche un’importante risorsa per l’ecosistema sardo.

I dati satellitari e il declino delle foreste di Quercus

L’impiego delle tecnologie satellitari, come il Sentinel-2, ha permesso di mappare con precisione le aree più colpite dal disseccamento in Sardegna. Grazie all’elaborazione di immagini ad alta risoluzione, è stato possibile identificare i punti critici, fornendo uno strumento essenziale per la pianificazione di interventi mirati. Le mappe elaborate hanno mostrato come le foreste di Quercus, che coprono una vasta area nel Sarrabus-Gerrei e nell’Ogliastra, siano particolarmente vulnerabili.

In questo contesto, l’attenzione si concentra anche sul comune di Sinnai, dove è stata rilevata un’area contrassegnata come “Estremo Peggioramento”. Tuttavia, questa zona ha subito un taglio controllato degli alberi, e quindi non è direttamente correlata ai fenomeni di disseccamento osservati altrove. La precisazione è importante per evitare interpretazioni errate dei dati, ma non sminuisce la gravità della situazione complessiva. Le foreste di Quercus, che svolgono un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità e nel mantenimento degli equilibri ecologici, mostrano segni di una sofferenza che potrebbe avere conseguenze a lungo termine se non si interviene con adeguate misure di tutela.

Macchia mediterranea e i rischi per la biodiversità

La macchia mediterranea, un elemento chiave del paesaggio sardo, non è rimasta immune dagli effetti negativi del cambiamento climatico e della siccità. Le immagini satellitari hanno evidenziato un disseccamento significativo anche nelle aree a bassa vegetazione, un segnale preoccupante che potrebbe indicare un ulteriore degrado ambientale se non si interviene tempestivamente. La perdita di vigore della macchia mediterranea potrebbe, infatti, compromettere non solo la bellezza del paesaggio, ma anche la sua capacità di sostenere la biodiversità, creando un circolo vizioso di degrado ecologico.

About Volha Izafatava

Sarda acquisita. Studentessa di Giornalismo e Informazione Web con il passato (e il presente) da linguista.

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