Due culture a confronto per esplorare il segreto della longevità, tra scienza e tradizione, il 2 e 3 settembre a Porto Cervo. L’evento, organizzato dal Consorzio Costa Smeralda, vedrà la partecipazione di esperti e ricercatori, con un focus sulle due “Blue Zone” della Sardegna e della Costa Rica
Il Longevity Fest 2024 torna a Porto Cervo il 2 e 3 settembre con la sua terza edizione, promossa dal Consorzio Costa Smeralda. Questa edizione speciale, ideata da Pietro Mereu e patrocinata dalla Regione Sardegna e dal Comune di Arzachena, si svolgerà nella suggestiva piazzetta della Marina di Porto Cervo. L’evento si propone di esplorare e celebrare le peculiarità culturali e scientifiche della Sardegna e della Costa Rica, due delle aree del mondo note come “Blue Zone”, dove la popolazione vive in media più a lungo rispetto al resto del pianeta. Queste due serate saranno un’occasione unica per approfondire i segreti di una vita longeva, grazie alla partecipazione di importanti ricercatori ed esperti.
Il 2 settembre la manifestazione prenderà il via con la proiezione del documentario ‘Kentannos – Pura Vida’, diretto da Victor Cruz. Questo film esplora le storie di longevità delle due regioni, offrendo una prospettiva affascinante su come fattori culturali e ambientali possano influire sull’aspettativa di vita. A seguire, si terrà un talk show dal titolo ‘Sardegna – Costa Rica’, moderato dallo stesso Pietro Mereu, direttore artistico del festival. Tra i relatori figurano personalità di spicco come Eleonora Cozzella, direttore de Il Gusto; Jorge Vindas, fondatore della Zona Azul de Nicoya; e Laura Vindas, ricercatrice di Nutrizione all’Università Maryland di Baltimora. Il contributo scientifico sarà garantito da Alessandra Nieddu, ricercatrice all’Università di Sassari, e da Gianni Pes, che ha coniato il concetto di Blue Zone. Anche Giovanni Scapagnini, professore di Biochimica e Biologia Molecolare all’Università di Studi del Molise, porterà la sua esperienza sul tema.
La cultura della longevità tra Sardegna e Costa Rica
Il Longevity Fest 2024 non si limita a discutere teorie sulla longevità, ma offre anche un’esperienza concreta di come il cibo e la cultura possano influire sulla durata della vita. La chef Maria Carta, originaria di Seulo, un piccolo borgo della Blue Zone sarda, chiuderà la prima serata. Proprietaria del ristorante ‘Is Feminas’ di Cagliari, la chef proporrà una “longevity experience” culinaria, in collaborazione con Insula Sardinia e la chef Ester Loru Ramirez Gomez. Questo incontro gastronomico metterà in risalto le contaminazioni tra le tradizioni culinarie della Sardegna e quelle costaricane, dimostrando come la dieta possa essere un fattore chiave per una vita lunga e sana.
Mario Ferraro, Vicepresidente del Consorzio Costa Smeralda e CEO di Smeralda Holding, ha espresso il suo entusiasmo per l’evento, sottolineando l’importanza di valorizzare l’eccellenza sarda. Secondo Ferraro, la Sardegna, con i suoi paesaggi mozzafiato e le sue antiche tradizioni, rappresenta un luogo ideale dove la simbiosi tra uomo e natura offre una qualità della vita superiore. Anche il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, ha ribadito come la Sardegna sia un territorio dove il contatto con la natura, le relazioni familiari e il rispetto delle tradizioni popolari siano ancora valori identitari profondamente radicati. Questo, secondo Ragnedda, è uno dei motivi per cui l’isola è una delle poche Blue Zone al mondo, un patrimonio da tutelare e promuovere anche come strumento di sviluppo turistico.
Il Longevity Award e il racconto della longevità
Il 3 settembre sarà la giornata clou del Longevity Fest 2024, con il lancio della prima edizione del Longevity Award, che verrà assegnato al celebre autore Giulio Rapetti Mogol. Durante la serata, Mogol presenterà il suo nuovo libro ‘Rinascita’, un’opera che riflette sul tema della longevità non solo anagrafica, ma anche artistica. Il panel “Come si diventa Blue Zone?” sarà condotto dalla cantante e attrice Ambra Pintore e caratterizzato dalla proiezione del documentario ‘Arzachentos’, diretto da Pietro Mereu e incentrato sulla vita dei longevi di Arzachena.
La proiezione sarà seguita da un dibattito a cui parteciperanno, tra gli altri, Gianni Pes e il sindaco Roberto Ragnedda, che offriranno ulteriori spunti di riflessione sul perché alcune comunità riescano a raggiungere un’età media così avanzata. A concludere la serata sarà l’intervento di Diego di Niglio, fondatore dell’Azienda Coda di Lupo di Arzachena, che discuterà di come la sostenibilità e l’attaccamento al territorio possano contribuire alla longevità.