Motorpsycho

Il Karel Music Expo accende Cagliari con i Motorpsycho

Tre giorni di musica, arte e cultura con sonorità internazionali. Il Karel Music Expo, giunto alla sua diciottesima edizione, torna a Cagliari dal 5 al 7 settembre. Sul palco del Lazzaretto di Sant’Elia, si avvicenderanno Motorpsycho, Cristina Donà e I Hate My Village, per un festival dedicato ai “Movimenti”

Il Karel Music Expo è pronto a conquistare nuovamente il cuore di Cagliari con un’edizione ricca di eventi e artisti di fama internazionale. Dal 5 al 7 settembre, la città si trasformerà in un epicentro culturale grazie a un programma che unisce musica, arti visive e gastronomia etnica. Organizzato da Vox Day, il festival celebra quest’anno la sua diciottesima edizione, confermandosi come uno degli appuntamenti più attesi nel panorama culturale sardo. Sul palco del Lazzaretto di Sant’Elia, artisti di spicco si alterneranno in un mix di generi musicali che spazieranno dal rock al desert blues, passando per la psichedelia e il folk. Tra i nomi di punta, i Motorpsycho, band norvegese simbolo del psych-rock europeo, e Cristina Donà, che aprirà la manifestazione con il suo spettacolo “Spiriti Guida”, affiancata da Saverio Lanza.

Cristina Donà inaugura il festival con “Spiriti Guida”

Il Karel Music Expo 2024 si inaugura giovedì 5 settembre alle ore 20 con l’atteso ritorno di Cristina Donà sul palco cagliaritano. La cantautrice milanese, accompagnata dal polistrumentista Saverio Lanza, presenterà il suo spettacolo “Spiriti Guida”, un viaggio musicale che esplora temi spirituali e riflessivi. L’evento sarà anticipato dalle performance di Giulia Leone, White Fang e Massimiliano Larocca, che riscalderanno l’atmosfera con i loro suoni avvolgenti e melodici. La serata d’apertura promette di essere un’esperienza immersiva, dove musica e parole si intrecceranno per creare un dialogo profondo con il pubblico. Il festival, con il tema “Movimenti”, intende riflettere sulle trasformazioni culturali e sociali, e Cristina Donà è sicuramente la figura ideale per dare il via a questa edizione.

Venerdì all’insegna del desert blues con I Hate My Village

Venerdì 6 settembre sarà dedicato a sonorità più ritmate e coinvolgenti. Alle 20, il palco sarà conquistato dagli I Hate My Village, una delle band più innovative della scena italiana, guidata da Alberto Ferrari, frontman dei Verdena. Con il loro sound che mescola desert blues, rock e ritmi africani, la band promette di far vibrare il pubblico del Lazzaretto di Sant’Elia. La serata vedrà anche un interessante incontro tra le sonorità elettroniche delle Lilies on Mars e le composizioni raffinate di Stefano Guzzetti, subito dopo l’apertura di Pink Haus. Questo mix di generi e collaborazioni rende la seconda giornata del Karel Music Expo un evento imperdibile per gli appassionati di musica sperimentale.

Motorpsycho: la leggenda del psych-rock chiude il Karel Music Expo

Il culmine del festival sarà la serata di chiusura, sabato 7 settembre, quando i Motorpsycho saliranno sul palco. La leggendaria band norvegese, conosciuta per il suo potente mix di stoner rock, psichedelia e prog, è considerata un’icona del louder psych-rock nord-europeo. Il loro concerto rappresenta il momento più atteso del Karel Music Expo, un evento che si preannuncia memorabile. Prima di loro, si esibiranno i Joshburger e Traum, che prepareranno il terreno per l’esplosione sonora dei Motorpsycho. Con un’esperienza musicale che abbraccia oltre tre decenni, la band ha influenzato un’intera generazione di artisti e il loro ritorno a Cagliari è destinato a lasciare un segno indelebile.

Il Karel Music Expo 2024 si conferma così come un appuntamento di spicco nel calendario culturale sardo, un evento che, attraverso la musica e l’arte, riesce a unire diverse forme di espressione e a creare un ponte tra culture.

About Maria Giuseppina Piras

Sono una studentessa in Scienze della Comunicazione e non potevo scegliere un corso più adatto di questo alle mie passioni. Mi interesso anche di enogastronomia e, per questo, ho creato un podcast, in cui parlo di alimenti ma soprattutto di contesti che l'enogastronomia è capace di toccare; questa scelta mi permette di variare e di esplorare diversi argomenti.

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