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Summer school, un progetto di rilievo internazionale. Dall’Einstein Telescope alla pianificazione territoriale in Sardegna, con la collaborazione di atenei internazionali
La 14esima edizione dell’International Summer School del dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero si è conclusa ieri a Nuoro con la presentazione dei lavori svolti. Quest’anno, il focus principale è stato lo studio del progetto dell’Einstein Telescope, un’iniziativa scientifica di rilevanza europea che potrebbe vedere come sua futura sede proprio le profondità delle miniere di Sos Enattos a Lula. L’evento ha coinvolto atenei internazionali, tra cui due università giapponesi e una indonesiana, e ha visto la partecipazione attiva di una dozzina di studenti, alcuni dei quali provenienti dalle terre del Sol Levante. Il progetto ha offerto un’importante occasione per approfondire tematiche legate alla pianificazione territoriale e al potenziale impatto sociale ed economico dell’Einstein Telescope sulla regione.
Gli studi sulla localizzazione dell’Einstein Telescope a Lula per la Summer School
Durante la settimana di lavoro, gli studenti della Summer School hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con diverse figure accademiche e professionali, sotto la guida di Paola Rizzi, presidente dei corsi di urbanistica e pianificazione del dipartimento di Alghero. La docente ha spiegato come il programma si sia concentrato sugli effetti che l’Einstein Telescope potrebbe avere, una volta realizzato, non solo per l’area di Lula, ma per tutta la Sardegna. Si è trattato di una riflessione multidisciplinare, che ha coinvolto archeologi, geologi e sociologi, tutti impegnati a indagare le possibili implicazioni del progetto. Tra i temi emersi, ha sottolineato Rizzi, c’è stato il tentativo di evidenziare i vantaggi e le potenzialità dell’opera, oltre a individuare eventuali criticità su cui intervenire per rafforzare l’impatto positivo sul territorio. L’interesse per il sito di Sos Enattos è aumentato anche grazie all’importante investimento di 20 milioni di euro per la costruzione di un nuovo laboratorio, che potrebbe diventare la porta d’ingresso del centro europeo per la misurazione delle onde gravitazionali.
Il coinvolgimento degli atenei giapponesi e indonesiani
La collaborazione con le università giapponesi e indonesiane ha arricchito ulteriormente l’esperienza della Summer School. La vice-rettrice dell’università indonesiana ha presentato il caso del trasferimento della capitale Giacarta. Un esempio di pianificazione urbanistica per ridurre la pressione antropica e contrastare il cambiamento climatico. Questo esempio ha offerto un’importante lezione agli studenti che si sono dedicati allo studio delle possibili trasformazioni del territorio di Lula e della provincia di Nuoro nel contesto del Einstein Telescope. Si è cercato di immaginare come potrebbe essere l’area nel 2040, una volta che il centro per le onde gravitazionali sarà pienamente operativo. Gli studenti hanno esplorato diversi aspetti, dall’integrazione sociale all’educazione, fino al recupero del patrimonio edilizio in disuso. Tra le questioni centrali, è stato affrontato anche il tema del rispetto per le emergenze ambientali. Infatti i siti coinvolti possiedono un grande valore naturalistico.
Un’opportunità per il futuro della Sardegna
La presenza del sindaco di Lula, Mario Calia, ha rafforzato l’importanza del progetto per il futuro della Sardegna. Il primo cittadino ha confermato che le notizie relative all’Einstein Telescope sono positive. A breve inizieranno i lavori per il nuovo laboratorio nell’edificio dell’impianto del granito. Il sindaco ha sottolineato come l’iniziativa sia destinata a ospitare importanti centri di ricerca, sia nazionali che internazionali, tra cui quelli di astrofisica. Questo rappresenterebbe un punto di svolta non solo per Lula, ma per l’intera isola, che vedrebbe crescere la sua rilevanza nel panorama scientifico internazionale.
