La sensibilità verso l’ambiente e il desiderio di risparmio economico hanno determinato una crescita esponenziale del mercato del “second hand”. Il fenomeno è stato accelerato dalla crescente consapevolezza ambientale e dalla necessità di trovare soluzioni più economiche per l’abbigliamento, ma non si limita solo all’online
Secondo il sondaggio, il 56% degli intervistati ha dichiarato di aver acquistato capi usati su piattaforme online nell’ultimo anno. Di questi, il 19% ha affermato di farlo con una certa frequenza, mentre il 37% ha acquistato articoli di seconda mano solo occasionalmente. Tra i giovani tra i 18 e i 34 anni, il dato è ancora più rilevante: l’8% utilizza piattaforme di second hand abitualmente, mentre il 19% lo fa spesso. Tuttavia, il mercato dell’usato non si limita al digitale. Anche i negozi fisici e i mercati ambulanti hanno registrato una domanda crescente, con il 51% dei consumatori che li ha scelti per i propri acquisti di moda. Di questi, il 20% si rivolge ai negozi fisici o ai mercati con frequenza, mentre il 32% lo fa in maniera più sporadica.
La rinascita delle sartorie e l’importanza delle riparazioni
Non solo l’acquisto di abbigliamento usato è in aumento, ma anche le riparazioni stanno guadagnando terreno. Il 34% del campione intervistato ha portato capi a riparare con una certa regolarità negli ultimi 12 mesi, invece di acquistarne di nuovi. Solo il 14% ha dichiarato di non aver mai usufruito di servizi di riparazione. Questo trend ha spinto anche la rinascita delle sartorie, un settore in crescita che ha visto un incremento del 4% tra il 2014 e il 2024, grazie soprattutto all’iniziativa di imprenditori stranieri, che hanno contribuito con un aumento del 52%. L’attenzione verso il riutilizzo e la riparazione si inserisce in un contesto di crescente consapevolezza ambientale, dimostrando come l’usato e il riparato siano non solo una soluzione economica, ma anche una scelta sostenibile.