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La ventinovesima edizione di Ittiritmi prende il via a settembre 2024, portando la World Music e la Musica Etnica nel cuore di Ittiri e Monteleone Rocca Doria. Un appuntamento che unisce tradizione, innovazione e comunità, celebrando il patrimonio culturale sardo.
A settembre 2024 Ittiritmi, la rassegna dedicata alla World Music e alla Musica Etnica, torna a far battere il cuore della Sardegna con la sua ventinovesima edizione. Questo evento, organizzato dall’Associazione Mela Bacata insieme alle Pro Loco di Ittiri e Monteleone Rocca Doria, confermava il suo ruolo di appuntamento imperdibile per gli appassionati di musica e cultura. Grazie anche al sostegno dei Comuni di Ittiri e Monteleone Rocca Doria, oltre alle Unioni dei Comuni del Coros e del Villanova, Ittiritmi trasforma ogni anno la musica in un ponte tra le culture. Nato trent’anni fa nel cuore di Ittiri, l’evento amplia i suoi orizzonti in questa edizione, collaborando con Monteleone Rocca Doria, il più piccolo comune della provincia di Sassari, un paese che lotta contro lo spopolamento come molti altri centri isolani.
Il programma dell’edizione 2024 promette una fusione di tradizione e innovazione, con eventi che riportano la musica al centro della vita comunitaria. Il prossimo 13 settembre, infatti, la storica Piazza Marconi di Ittiri accoglierà il pubblico per una serata all’insegna della musica e del ritrovo collettivo. Le piazze, da sempre, rappresentano il cuore pulsante dei centri abitati sardi, dove la comunità si riunisce per condividere momenti di festa e di riflessione. Piazza Marconi non farà eccezione: il suo ruolo di punto di aggregazione si esalterà ulteriormente grazie all’evento musicale, rafforzando il legame tra gli abitanti e le loro radici culturali. Organizzare un concerto in questa piazza significava riportare la musica, l’arte e la cultura al centro dell’esperienza quotidiana, coinvolgendo persone di ogni età in un momento di partecipazione collettiva.
La magia della musica tra Ittiri e Monteleone Rocca Doria
Il 15 settembre 2024, a Monteleone Rocca Doria, la magia della musica avrebbe raggiunto il suo apice nella suggestiva cornice dell’ex-cava di tufo Su Giardinu. Questo spazio, con la sua vista panoramica sul lago Temo, rappresenta un vero e proprio teatro naturale, pronto ad accogliere l’esibizione del maestro della cornamusa asturiana, Hevia. Il concerto, previsto per le ore 19:30, promette di essere un’esperienza sensoriale unica, in cui le sonorità celtiche si sarebbero mescolate con i ritmi elettronici, offrendo al pubblico un viaggio musicale indimenticabile. Hevia, insieme a María Josefa Hevia Velasco alle percussioni e Roberto Jonata al pianoforte, avrebbe presentato un concerto intitolato “A World of World Music”, dove la tradizione si fondeva con l’innovazione in un contesto naturale di rara bellezza.
Il tour celebrativo di Ittiritmi, iniziato il 13 settembre a Ittiri, prevedeva anche l’esibizione del chitarrista e cantante sardo Francesco Piu. In occasione dei vent’anni della sua carriera solista, Piu, accompagnato da un gruppo di musicisti di talento, avrebbe portato in scena “Twenty!!!”, un viaggio sonoro che mescolava blues, rock e soul con le radici mediterranee e la black music. La serata rappresentava anche l’occasione per presentare il suo nuovo album “From the Living Room”, una tappa importante nel suo percorso artistico. Piu, descritto dalla rivista Guitar Club come una “forza della natura”, ha alle spalle una carriera ventennale che lo ha portato a esibirsi nei più prestigiosi festival e teatri d’Italia e del mondo.
Un viaggio attraverso le radici del Logudoro
Ittiritmi non è solo un evento musicale, ma un vero e proprio viaggio poetico attraverso il territorio del Logudoro. L’estensione geografica della rassegna non rappresentava solo un ampliamento logistico, ma un’opportunità per celebrare la ricchezza del patrimonio archeologico, naturalistico e culturale di questa parte della Sardegna. Attraverso ogni edizione, Ittiritmi riesce a creare un filo conduttore tra le comunità, intrecciando tradizioni e storie in un’unica grande narrazione.
