Il Festival di Teatro Ragazzi accoglie il pubblico con lo spettacolo di storie popolari in sardo campidanese
Domani, mercoledì 11 settembre, alle ore 18:30, presso il MuA / Museo e Archivio di Sinnai, avrà luogo un nuovo appuntamento della terza edizione del Festival di Teatro Ragazzi “ColoriAmo l’Estate“, promosso dall’associazione L’Effimero Meraviglioso sotto la direzione artistica di Maria Assunta Calvisi. Questo festival, pensato per coinvolgere i più giovani e le famiglie, propone un’ampia gamma di spettacoli in grado di unire cultura e divertimento. La serata di domani sarà dedicata a una rappresentazione suggestiva dal titolo “Contus po si spassiai e contixeddus po si stentai”, uno spettacolo che ripercorre antiche leggende e storie popolari dell’isola, attraverso il fascino della lingua sardo campidanese.
L’evento è un’occasione preziosa per riscoprire la cultura e le radici della Sardegna, grazie a una performance ideata e diretta da Carla Orrù, ispirata alla raccolta “Novelline popolari sarde” di Francesco Mango, un insegnante calabrese che raccolse queste storie alla fine dell’Ottocento. Gli attori Carla Orrù, Andrea Mameli, Rita Pau e Raffaelangela Pani si alterneranno sul palco per portare in vita racconti intrisi di realismo e mistero, in cui la povertà, la ricchezza improvvisa e i destini incrociati dal caso si fondono in un affresco della vita di un’antica comunità. Le storie, narrate con un pizzico di ironia, saranno capaci di far riflettere gli spettatori su temi universali e profondi, come la saggezza popolare e il valore delle tradizioni.
Il potere della narrazione nella tradizione sarda
Le favole che verranno presentate durante lo spettacolo non sono solo frutto di immaginazione, ma rappresentano vere e proprie lezioni di vita. Attraverso storie di spose, vedove, sciocchi e intrighi, si riscopre il legame con le proprie radici agro-pastorali, mantenendo allo stesso tempo uno sguardo critico sulla modernità. Il progetto teatrale “Contus po si spassiai e contixeddus po si stentai” non si limita a intrattenere, ma intende riportare in auge la bellezza della lingua sarda, attraverso la quale si tramandano insegnamenti preziosi per le nuove generazioni. Il pubblico avrà così l’opportunità di immergersi in un mondo lontano, fatto di tradizioni, leggende e racconti, che rivelano quanto la narrazione popolare possa ancora influenzare la nostra visione del presente.
Durante la rappresentazione, le storie antiche si intrecciano con elementi realistici che permettono di confrontarsi con questioni quotidiane. Non mancheranno momenti di comicità e leggerezza, arricchiti da un linguaggio semplice ma diretto, che contribuirà a rendere lo spettacolo accessibile anche ai più piccoli. Il Festival “ColoriAmo l’Estate”, grazie alla direzione di Maria Assunta Calvisi, continua così a offrire un programma variegato, in cui si fondono tradizione e innovazione, permettendo alla cultura sarda di essere riscoperta e apprezzata da un pubblico sempre più ampio.
Omaggio a Gianni Rodari
Il festival è stato inaugurato domenica 8 settembre con la rappresentazione di “Hänsel e Gretel”, tratta dalla celebre fiaba dei fratelli Grimm e messa in scena dalla compagnia teatrale L’Effimero Meraviglioso. Lunedì 9 settembre ha seguito “Il venditore di fiabe”, del Palazzo d’Inverno, mentre stasera, martedì 10 settembre, alle 18:30, si terrà lo spettacolo “Filastrocche in cielo, in terra e in mare” della compagnia La Botte e il Cilindro, con l’attrice Daniela Cossiga, in un omaggio allo scrittore e poeta italiano Gianni Rodari.
Ogni spettacolo proposto durante il festival, dai più celebri racconti della letteratura ai racconti popolari sardi, dimostra la forza della narrazione nel veicolare insegnamenti e valori universali. Il pubblico, composto soprattutto da famiglie e giovani, potrà scoprire nuovi mondi e prospettive, grazie a una programmazione curata nei minimi dettagli, che abbraccia tanto la tradizione quanto la modernità, in un dialogo continuo tra passato e presente.