Matteo Porru: il giovane scrittore protagonista di un documentario

Il documentario “Matte”, diretto da Michele Garau, racconta la vita straordinaria di Matteo Porru, uno dei più giovani scrittori italiani di successo. Il film, sostenuto dalla Sardegna Film Commission, esplora la sua lotta contro la malattia e la sua passione per la vita.

Il documentario “Matte”, firmato dal regista Michele Garau, offre uno sguardo profondo e intimo sulla vita del giovane scrittore Matteo Porru, rivelando aspetti poco noti della sua storia personale. Sostenuto dalla Sardegna Film Commission e prodotto da realtà come Storiami, Interlinea Film e Next, in collaborazione con Ombre Rosse Film Production e Terra de Punt, il film si distingue per il suo approccio delicato e coinvolgente. Matteo Porru, nonostante la sua giovane età, ha già collezionato numerosi premi letterari, ma dietro al successo si cela una storia complessa di dolore, resilienza e rinascita.

Il documentario si concentra non solo sull’aspetto pubblico di Porru, ma esplora anche il suo mondo interiore attraverso le testimonianze di parenti, amici e insegnanti, che svelano lati nascosti del giovane autore. Le interviste con i suoi medici e con i suoi insegnanti di volo arricchiscono la narrazione, mostrando come Matteo abbia affrontato una malattia debilitante per poi trovare nuove forze nei suoi sogni e nella sua passione per la scrittura.

Un viaggio tra emozioni e paesaggi europei

Il regista Michele Garau, appena ventisettenne, ha deciso di scoprire la storia di Matteo Porru direttamente durante le riprese, dando al documentario un tono autentico e spontaneo. Le riprese hanno portato Garau e il suo team in un vero e proprio viaggio attraverso l’Europa: da Cagliari a Milano, da Roma a Venezia, fino a città come Berlino e Luneburgo. Questo pellegrinaggio non solo ha permesso di raccontare la storia di Matteo attraverso i luoghi che ha vissuto, ma ha anche dato al film un respiro più ampio, simbolico del percorso di crescita e rinascita del giovane autore.

Michele Garau ha spiegato come la cosa che lo ha colpito di più di Porru non fosse solo la sua capacità di reagire alle difficoltà, ma anche il modo in cui riusciva a vivere pienamente la vita, onorandola con i suoi sogni. La loro collaborazione ha creato un’opera che non racconta solo una storia di riscatto, ma anche un inno alla forza dei sogni e alla capacità umana di trovare significato nel dolore.

La riflessione di Matteo Porru sulla sua vita

Matteo Porru, che ha solo ventitré anni, ha commentato con emozione la realizzazione del film. Sebbene inizialmente fosse spaventato all’idea di avere un documentario sulla sua vita così giovane, ha riconosciuto l’abilità di Michele Garau nel catturare aspetti profondi della sua esistenza. Garau, infatti, ha saputo vedere in Porru il pilota, prima dello scrittore, e la malinconia dietro la gioia.

Nella sua riflessione, Porru ha sottolineato che la vita non deve essere vissuta invano, che il dolore, se gestito con consapevolezza, può diventare una fonte di ispirazione e creatività. Questo messaggio emerge chiaramente nel film, che non si limita a raccontare una storia di malattia e guarigione, ma invita a riflettere sull’importanza di trasformare le sfide in opportunità.

L’anteprima assoluta del documentario si terrà il 18 settembre alle ore 21:30 presso il Cinema Longobardo di La Maddalena, nell’ambito del festival del Premio Solinas. Successivamente, il film sarà proiettato a Cagliari il 23 settembre, alle ore 19, al Teatro Massimo. Per maggiori informazioni sull’evento è possibile consultare la pagina ufficiale del Premio Solinas o il sito del Teatro Massimo di Cagliari.

About Federica Cardia

Studentessa in beni culturali, cuoca e mamma a tempo pieno. Dopo il diploma come tecnico per il turismo e svariati anni alla ricerca dell'occupazione che più mi si addice, tra cucine, pulizie, e corse in motorino per consegnare raccomandate, ho varcato anche la soglia dell' università alla veneranda età di quasi 30 anni. Fuori corso a causa di diverse vissicitudini, la migliore la mia bambina di 8 mesi, Dafne. Ora giunta quasi alla fine di questo percorso formativo, sarò qui presente per qualche tempo a scrivere per voi.

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