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Dal 13 al 22 settembre, il suggestivo scenario del Ghetto di Cagliari (via Santa Croce 18) ospiterà la diciottesima edizione di Signal Reload, uno dei festival più importanti dedicati alla musica elettronica, sperimentale e d’avanguardia. L’evento, curato dall’associazione TiConZero, guidata da Daniele Ledda, rappresenta un punto di riferimento per gli amanti delle sonorità innovative. Ogni edizione è un’immersione nel mondo della sound art, delle performance dal vivo e delle esplorazioni audiovisive. Anche quest’anno, il festival punta a fondere composizione, improvvisazione e media visivi, coinvolgendo artisti sardi, nazionali e internazionali in un dialogo tra passato, presente e futuro della sperimentazione sonora.
Signal Reload: un ponte tra arte e musica sperimentale
Con una lineup che include artisti come Francesco Canavese, Arrogalla, Perry Frank, Menion e Simon Balestrazzi, Signal Reload non è solo un festival musicale, ma un laboratorio creativo che esplora i confini tra suono, arte performativa e media visivi. Le performance, infatti, saranno arricchite da video e installazioni che accompagneranno le sonorità elettroniche. Come sottolinea Daniele Ledda, direttore artistico del festival: “Il nostro lavoro si concentra sulla ricerca di nuove forme espressive e sulla contaminazione tra diverse discipline artistiche”.
Il festival si distingue anche per il suo impegno verso la sostenibilità: tutte le performance sono orientate a ridurre l’impatto ambientale, con progetti legati alla riforestazione. Un’iniziativa innovativa è il programma “Adotta un Albero”, che permetterà ai partecipanti di sostenere direttamente le iniziative green promosse dall’organizzazione.
Un festival inclusivo e attento alle nuove forme espressive
Uno degli aspetti più innovativi di Signal Reload 2024 è l’attenzione alla diversità e all’inclusività. L’associazione TiConZero, con la collaborazione di figure come Raffaele Tronci e Valentino Nioi, sta lavorando a un piano triennale che mira ad ospitare un numero crescente di artisti che sfidano le tradizionali distinzioni di genere. Questo approccio inclusivo fa di Signal Reload un festival all’avanguardia non solo dal punto di vista musicale, ma anche sociale, ponendo l’accento sulla parità di rappresentazione in campo artistico.
Grazie anche al contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Ministero della Cultura, il festival continua ad attrarre artisti e pubblico da tutta Italia e dall’estero, confermandosi come uno degli eventi di punta del panorama culturale contemporaneo. Tra gli ospiti di questa edizione spicca anche la collaborazione con il festival Gràcia Territori Sonor LEM di Barcellona, che arricchisce ulteriormente il programma con performance dallo spiccato carattere internazionale.
Il programma delle prime serate: Arrogalla, Perry Frank e molto altro
Il venerdì 13 settembre l’apertura ufficiale del festival sarà affidata ad Arrogalla, musicista e producer sardo noto per le sue sonorità che fondono dub, cumbia e musica popolare sarda. Le sue composizioni sono un viaggio tra i mercati mediterranei e africani, intrecciati a suoni elettronici contemporanei. A seguire, la serata proseguirà con il progetto Acusmatopie 1991 di Fabio Talloru, un’esperienza sonora che trae ispirazione dai paesaggi delle Dolomiti, e si concluderà con il sound onirico e meditativo di Perry Frank, che mescola atmosfere post-rock e ambient in una suggestiva fusione di droni e glitch.
Il giorno seguente, sabato 14 settembre, il palco vedrà esibirsi il progetto WAS di Andrea Cherchi, che esplora i territori tra elettronica e psichedelia, seguito dal finger drummer Angus Bit, un talento emergente della scena hip-hop e lo-fi. Chiuderà la serata la percussionista Cinzia Curridori, che presenterà una performance basata su composizioni di grandi autori contemporanei, arricchite dalla sua personale ricerca sonora.
