Il progetto ‘Climate Sense’, ideato dall’esploratore Christian Clot, permette ai visitatori di vivere in prima persona l’esperienza di un ambiente riscaldato a 50°C, offrendo una riflessione concreta sugli effetti del cambiamento climatico entro il 2050.
In un angolo della Foire de Verdun, situata nella Francia nord-orientale, un camion attira l’attenzione dei passanti grazie a una scritta provocatoria : “Avete il coraggio di testare la vita a 50°C?”. Questa domanda non era retorica, ma il preludio a un’esperienza immersiva unica al mondo, ideata dall’esploratore e ricercatore Christian Clot. All’interno del camion si trova una camera climatica mobile, un vero e proprio esperimento che permette ai partecipanti di vivere in prima persona l’impatto di un ambiente estremo, dove la temperatura raggiungeva i 50°C, una condizione che potrebbe diventare realtà nei prossimi decenni a causa del riscaldamento globale.
L’obiettivo di Clot e del suo Human Adaptation Institute, con sede a Marsiglia, era semplice ma d’impatto: permettere alle persone di comprendere le difficoltà che un clima così estremo potrebbe comportare, simulando un possibile scenario del futuro, tra il 2050 e il 2060. I visitatori della Foire avevano la possibilità di vivere 30 minuti all’interno di questa camera riscaldata, provando sulla propria pelle il disagio causato dal calore estremo. Il percorso includeva dieci minuti di attività fisica su un tapis roulant, seguiti da una sessione di esercizi di agilità e un momento di lavoro cognitivo, progettato per dimostrare quanto sia più difficile prendere decisioni complesse sotto stress termico.
Un esperimento per capire il futuro climatico
La camera climatica mobile, soprannominata ‘Climate Sense’, rappresenta una prima mondiale. Sebbene centri di ricerca in tutto il mondo utilizzassero camere climatiche per variare temperature e livelli di umidità, questa è la prima volta che un tale dispositivo viene reso mobile e accessibile al pubblico. Christian Clot, parlando dell’esperimento, sottolinea come sia fondamentale per le persone comprendere quanto possa essere complesso vivere in condizioni climatiche estreme. Durante la permanenza nella camera, il corpo umano reagisce rapidamente: i vasi sanguigni si restringono, creando sensazioni di formicolio e influenzando la reattività e la lucidità mentale. Alcuni partecipanti come Clélio e sua moglie descrivevano la difficoltà di mantenere il ritmo durante l’attività fisica. Anche esercizi semplici, come camminare a 3,5 km/h, sembravano molto più faticosi a causa del calore opprimente.
La studentessa Maëlys Lahure condivideva la sua esperienza, evidenziando come, dopo circa venti minuti, il cervello sembrasse “pesante” e la concentrazione fosse difficoltosa. Questi sintomi rappresentavano una delle principali difficoltà di vivere in un ambiente così estremo. Lo scopo dell’esperimento non era solo quello di creare consapevolezza sull’aumento delle temperature, ma anche di far riflettere il pubblico su ciò che si potrebbe fare oggi per evitare di raggiungere questi estremi climatici. Scopri di più sull’Human Adaptation Institute e i suoi progetti.
Sensibilizzare per agire
Alla fine del percorso all’interno della camera climatica, i visitatori potranno assistere a un filmato che illustra gli effetti del riscaldamento globale sugli organismi viventi e sull’ambiente. L’intento educativo è chiaro: non basta conoscere i dati scientifici, ma è necessario vivere l’esperienza per comprendere pienamente le sfide che ci aspettano. Secondo Jean-Michel Soubeyroux, vice direttore scientifico della climatologia presso Météo-France, un’agenzia meteorologica nazionale, temperature di 50°C potrebbero non essere uno scenario così lontano. Il ministero per la Transizione Ecologica francese prevede che, entro il 2100, il riscaldamento globale potrebbe far aumentare la temperatura media di +4°C, portando regioni della Francia a sperimentare picchi di calore estremi.
Il progetto di Christian Clot non si ferma qui. Dal 30 settembre al 4 ottobre, la camera climatica mobile sarà stata presentata a Parigi, in occasione del salone dell’edilizia Batimat. Qui, l’obiettivo è coinvolgere non solo il pubblico, ma anche i decisori politici e imprenditori, per sensibilizzarli sull’urgenza di prendere misure concrete contro il cambiamento climatico. Per ulteriori informazioni sull’evento e sulle date future, visita il sito ufficiale di Batimat.