L’immunoterapia prima e dopo la chirurgia cambia la pratica clinica del tumore del seno triplo negativo
Lo studio di fase 3 Keynote-522 presentato al congresso della Società europea di oncologia medica, a Barcellona riunisce oltre 37mila oncologi da tutto il mondo.
Lo studio Keynote-522 è il quarto di un regime che dimostra un beneficio di sopravvivenza globale in uno stadio iniziale del tumore. Segna un importante passo avanti: nella forma ad alto rischio in stadio iniziale, il farmaco immunoterapico in combinazione con chemioterapia.
L’immunoterapia prima e dopo la chirurgia cambia, dunque, la pratica clinica per questo tipo di neoplasia, affermano gli esperti. Nel 2023 in Italia sono stati stimati 55.900 nuovi casi di tumore della mammella.
Pembrolizumab più chemioterapia come trattamento neoadiuvante e, la chirurgia ha ridotto il rischio di morte del 34% rispetto alla chemioterapia neoadiuvante, rafforzando il ruolo fondamentale di questo regime immunoterapico nel trattamento del carcinoma mammario triplo negativo ad alto rischio in stadio iniziale.
Inoltre, il carcinoma della mammella triplo negativo colpisce soprattutto donne giovani, per cui è importante che gli specialisti propongano anche un percorso di preservazione della fertilità”.
Il tumore al seno triplo negativo è noto per essere particolarmente difficile da trattare a causa della sua mancanza di recettori per estrogeni, i target principali delle terapie ormonali e delle terapie mirate. Questa caratteristica lo rende meno sensibile ai trattamenti tradizionali e comporta una prognosi spesso sfavorevole. L’introduzione dell’immunoterapia nel trattamento del tumore al seno triplo negativo rappresenta quindi una svolta fondamentale.
L’immunoterapia, utilizzata sia prima che dopo la chirurgia, stia cambiando radicalmente la gestione del tumore al seno triplo negativo. Questi avanzamenti offrono nuove speranze e opportunità per migliorare i risultati dei pazienti, ridurre la mortalità e migliorare la qualità della vita, segnando un significativo progresso nella lotta contro questa forma aggressiva di cancro.