L’appuntamento con la diciottesima edizione del festival Signal Reload continua al Ghetto di Cagliari, in via Santa Croce 18.
Improvvisazione e sperimentazione al centro del festival Signal Reload
Venerdì 20 settembre alle ore 20:30, sul palco del Signal Reload torna Snake Platform, un progetto di improvvisazione e composizione istantanea diretto dal compositore Daniele Ledda. Questo laboratorio musicale esplorava le possibilità dell’improvvisazione idiomatica e non, spaziando dalla forma strutturata a quella più libera. Il progetto si basava su partiture grafiche e videografiche, creando un’esperienza sonora dinamica e imprevedibile. Snake Platform si distingue per la sua capacità di rompere i confini della musica tradizionale, puntando su una ricerca continua.
La serata vedrà anche la partecipazione di Fe Baido, progetto nato dalla collaborazione tra il Signal Reload e il festival Gràcia Territori Sonor – LEM di Barcellona. Fe Baido crea un universo sonoro introspettivo, intrecciando elementi sperimentali e ambientali. I suoni analogici manipolati in tempo reale da Pau, con l’uso di sintetizzatori e un lettore di cassette, si uniscono al violoncello amplificato di Björt, dando vita a un paesaggio sonoro inedito. A chiudere la serata sarà la performance Euphoria del trombettista Matteo Sedda, il cui lavoro fonde l’acustica con l’elettronica per guidare il pubblico in un viaggio emozionale e suggestivo, in un continuo dialogo tra inquietudine e ricerca sonora.
Una serata dedicata alle nuove sonorità
Il programma prosegue sabato 21 settembre con un altro evento imperdibile, sempre alle ore 20:30. La serata verrà aperta dal progetto FERA, identità musicale di Andrea De Franco, disegnatore e musicista originario della Puglia ma attivo tra Bologna e Roma. Il pubblico potrà immergersi in una performance che coniuga sonorità innovative e sperimentali.
Subito dopo al ghetto , sarà il turno di Radioscapes, un progetto nato dalla collaborazione tra il chitarrista Francesco Canavese e il sound designer Francesco Giomi, fondatore della storica istituzione Tempo Reale. L’esibizione porterà il pubblico in un viaggio sonoro basato sull’uso di strumenti elettronici e radiofonici, in un mix di live electronics e improvvisazione.
Clavius e Maluentu: viaggio nelle sonorità sperimentali
Nella stessa serata, Daniele Ledda tornerà protagonista con il progetto Clavius al Ghetto, che esplorava il concetto di “pianoforte preparato” ispirato a John Cage. In questa performance, Ledda utilizza uno strumento “aumentato” che viene pilotato attraverso una tastiera analogica, trasformando l’esperienza del pianoforte tradizionale in una visione sonora contemporanea. Clavius è un esempio di come la ricerca timbrica e tecnologica possa portare a nuove forme espressive, rompendo le barriere della tradizione.
L’ultimo set della serata sarà affidato a Federico Fenu, polistrumentista di Oristano. La sua performance Maluentu utilizza trombone, percussioni e piccoli oggetti per evocare un viaggio musicale attraverso un paesaggio marino immaginario. Questo scenario sonoro si ispira ai resti di un relitto sommerso, intrecciando elementi evocativi e immaginari in un dialogo tra musica e narrazione.
Un festival che guarda al futuro della musica elettronica
Il festival Signal Reload rappresenta uno degli appuntamenti più importanti nel panorama della musica sperimentale ed elettronica in Sardegna. La rassegna, che beneficia del sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e del Ministero della Cultura, ha costruito negli anni un ponte tra le scene musicali d’avanguardia italiane e internazionali. Grazie alla collaborazione con altri festival come Spaziomusica e Gràcia Territori Sonor – LEM, Signal Reload riesce a mantenere vivo il dialogo tra diverse forme d’arte, promuovendo la sperimentazione sonora come strumento di crescita culturale.
La serata del 20 settembre, con artisti provenienti da realtà come Barcellona e Oristano, rappresenta perfettamente lo spirito di un festival che non smette di esplorare nuovi territori.