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Una vita da social: l’educazione digitale fa tappa a Sassari

Quasi 400 alunni si sono riuniti in piazza d’Italia per partecipare all’iniziativa promossa dalla polizia di stato e dal ministero dell’Istruzione. L’evento ha coinvolto gli studenti in un percorso educativo sulla sicurezza online e l’uso responsabile di internet e dei social, con approfondimenti sull’educazione stradale e la lotta contro le discriminazioni.

Nella splendida piazza d’Italia, a Sassari, si è svolto un evento importante che ha riunito quasi 400 alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado per partecipare alla campagna itinerante Una vita da social. Promossa dalla polizia di stato e dal ministero dell’Istruzione e del merito, questa iniziativa fa parte del progetto “Generazioni Connesse”, volto a sensibilizzare i ragazzi all’uso consapevole e sicuro di internet. Gli operatori della questura, insieme a quelli della polizia postale e della polizia stradale, hanno incontrato i giovani partecipanti per discutere temi fondamentali come l’educazione stradale e il contrasto a ogni forma di discriminazione. L’obiettivo principale era fornire strumenti e conoscenze per affrontare le insidie del web, con un approccio pratico e diretto.

Durante la mattinata, iniziata alle 9:00, i ragazzi hanno potuto ascoltare le storie e i consigli degli esperti di Sassari, che li hanno guidati attraverso sessioni di approfondimento interattivo. La polizia ha fornito informazioni pratiche sul cyberbullismo e sulle trappole della rete, coinvolgendo i giovani con esempi concreti di come proteggersi online. Questo progetto, che ha raggiunto oltre 4 milioni di studenti in tutta Italia, punta a sensibilizzare anche genitori e insegnanti, che hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione dei rischi legati alla tecnologia.

Una campagna nazionale che cresce di anno in anno

L’iniziativa Una vita da social ha dimostrato negli anni un impatto significativo. Da quando è stata lanciata, ha visitato oltre 700 città italiane, raggiungendo migliaia di studenti, insegnanti e genitori. Solo nel 2023, la campagna ha avuto contatti con 269.280 genitori e 179.260 insegnanti, coinvolgendo un totale di 25.720 istituti scolastici. La presenza digitale è altrettanto imponente: le pagine social ufficiali, come quelle su Facebook e X, registrano ogni mese circa 12 milioni di interazioni, confermando l’importanza di continuare a educare le nuove generazioni alla sicurezza online.

La polizia postale ha anche affrontato questioni legate alla privacy e alla protezione dei dati personali, spiegando ai ragazzi l’importanza di non condividere informazioni sensibili online e di mantenere un comportamento rispettoso nei confronti degli altri utenti. Questo tipo di incontri ha un valore fondamentale, poiché fornisce competenze che i giovani possono applicare subito nella loro vita quotidiana, contribuendo a creare una cultura digitale più consapevole e sicura.

Per maggiori informazioni sull’iniziativa e per conoscere le prossime tappe del truck, è possibile visitare i siti ufficiali della polizia di stato e del ministero dell’Istruzione.

About Tomaso Pisano

Appassionato di videogiochi e musica, di sport nello specifico calcio. Animatore presso matrimoni, studente di beni culturali sezione archeologica.

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