Dal 25 settembre l’Università di Sassari sarà protagonista con un fitto programma di eventi legati al progetto Sharper, un’iniziativa che coinvolge numerosi centri di ricerca in tutta Europa per avvicinare i cittadini al mondo della scienza e della ricerca.
L’Università di Sassari ha annunciato la sua partecipazione alla Notte europea dei ricercatori, un evento internazionale che si terrà a partire da lunedì 25 settembre. Quest’anno, l’ateneo sardo aderisce al progetto Sharper (Sharing Researchers’ Passion for Engaging Responsiveness), una piattaforma nata con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico al mondo della ricerca scientifica. La manifestazione vedrà coinvolti ricercatori, docenti universitari e studenti, che attraverso una serie di eventi e laboratori aperti mostreranno al pubblico il valore del loro lavoro e il suo impatto nella vita quotidiana.
Gli appuntamenti, organizzati in varie sedi dell’Università di Sassari, comprendono laboratori interattivi, conferenze e momenti divulgativi, pensati per tutte le fasce d’età. L’iniziativa rappresenta un’importante occasione per promuovere la scienza come strumento di crescita collettiva, aprendo le porte dei laboratori al pubblico e coinvolgendo anche i più piccoli in attività ludiche ed educative. Il progetto Sharper nasce con l’intento di dimostrare quanto la ricerca possa influire sul benessere delle comunità, evidenziando le sfide e le opportunità che i ricercatori affrontano ogni giorno.
Laboratori aperti e incontri divulgativi nelle sedi dell’Università di Sassari
Tra gli appuntamenti previsti, spiccano i laboratori didattici aperti al pubblico, che permetteranno ai visitatori di entrare in contatto diretto con le tecnologie e i metodi utilizzati dai ricercatori dell’Ateneo di Sassari. Lunedì 25 settembre, la prima giornata di eventi si aprirà con un incontro dedicato al rapporto tra scienza e sostenibilità, un tema di grande attualità che vedrà la partecipazione di ricercatori esperti nelle tematiche ambientali.
In particolare, il Dipartimento di Scienze Biomediche proporrà un workshop dedicato alle nuove tecnologie applicate alla medicina rigenerativa e alle tecniche innovative di bioprinting, settori in cui l’Università di Sassari sta giocando un ruolo di primo piano a livello internazionale. Anche il Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio proporrà una serie di attività per approfondire le sfide legate ai cambiamenti climatici e alla conservazione delle biodiversità, invitando i cittadini a riflettere sul futuro del nostro pianeta.
La Notte europea dei ricercatori: un ponte tra scienza e società
Il progetto Sharper, che coinvolge numerose città in tutta Europa, ha come scopo principale quello di avvicinare i cittadini alla scienza, creando un ponte tra i ricercatori e la società civile. In quest’ottica, l’Università di Sassari ha scelto di aprire le proprie porte non solo agli studenti, ma a tutta la comunità locale, offrendo spazi di incontro e di confronto sui temi più urgenti legati al progresso scientifico e tecnologico.
Il programma della Notte europea dei ricercatori prevede anche una serie di eventi dedicati alla divulgazione della cultura scientifica tra i più giovani. I bambini potranno partecipare a laboratori ludico-didattici incentrati su temi come la robotica, la fisica e la chimica, stimolando la loro curiosità verso il mondo della ricerca. L’Ateneo di Sassari, con la sua ricca tradizione accademica, continua a investire nella promozione della scienza e della conoscenza, consapevole dell’importanza di sensibilizzare le nuove generazioni alle sfide globali.
Questa edizione della Notte europea dei ricercatori si conferma dunque come un’opportunità unica per tutti, dai più piccoli agli adulti, per entrare in contatto diretto con il lavoro svolto dai ricercatori e per comprendere il ruolo fondamentale che la scienza ha nel migliorare la nostra vita quotidiana.