Un progetto che unisce scienza, scuola e sport con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla ricerca scientifica in laboratorio.
Un nuovo progetto ha portato la scienza tra i banchi di scuola, coinvolgendo 72 studenti di tre istituti superiori di Cagliari. Il progetto, chiamato “La scienza dell’esercizio fisico e dello sport nella scuola: valutazione del pattern respiratorio”, mirava a far comprendere ai giovani l’importanza della ricerca scientifica attraverso un approccio pratico. Gli studenti hanno svolto un ruolo centrale nella raccolta e analisi dei dati sui loro coetanei, sotto la supervisione di un team di esperti composto da ricercatori, studiosi e professori. L’obiettivo era quello di approfondire le conoscenze sugli indici di fitness dei ragazzi tra i 13 e i 17 anni, un’area poco documentata nella letteratura scientifica. Questo progetto è stato promosso dall’Unità biomedica di Sardegna Ricerche, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica dell’Università di Cagliari e l’Ufficio Scolastico Regionale.
La giornata conclusiva dell’iniziativa si terrà domani, presso Sa Manifattura a Cagliari, a partire dalle ore 15:00, dove verranno presentati i risultati delle ricerche condotte dagli studenti. Uno dei momenti più attesi sarà l’intervento del testimone d’eccezione Gabriele Catta, un giovane di Monserrato, che ha compiuto un’impresa straordinaria il 4 settembre scorso: nuotare per 100 chilometri, da Tortolì a Marina Piccola, per raccogliere fondi a favore della ricerca contro il cancro. Questa traversata, durata 33 ore senza sosta, rappresenta un esempio di come lo sport possa unirsi alla scienza e alla solidarietà.
Obiettivo del progetto: unire scienza e didattica sportiva
L’iniziativa ha preso avvio dalla consapevolezza che, nella letteratura scientifica, la conoscenza sugli indici di fitness fisiologici dei ragazzi tra i 13 e i 17 anni è ancora scarsa. Le linee guida dell’ACSM (American College of Sports Medicine) per la prescrizione dell’esercizio fisico sono spesso empiriche per questa fascia d’età. Per questo motivo, il progetto mirava a colmare questa lacuna attraverso un approccio scientifico. Il lavoro ha permesso di creare un database sui parametri morfo-funzionali degli studenti coinvolti. Ma l’obiettivo non era solo accademico: il progetto voleva anche stimolare la consapevolezza dei ragazzi sulla necessità di adottare uno stile di vita sano e su come prevenire malattie legate alla sedentarietà o all’errata gestione dell’attività fisica.
Gli studenti hanno partecipato a lezioni teoriche e pratiche che si sono svolte presso il laboratorio Slam – Sporting Life And Medicine, nella sede di Pula di Sardegna Ricerche. Qui, hanno potuto lavorare su macchinari specifici per la raccolta dei parametri fisiologici legati alla respirazione. Questo ha rappresentato un’occasione unica per comprendere come la pratica sportiva possa influenzare il pattern respiratorio e come l’ambiente possa incidere sulla salute respiratoria degli individui.
Focus sull’apparato respiratorio e la salute
In questa prima edizione, il progetto si è concentrato sull’apparato respiratorio, una componente fondamentale del benessere fisico e della prestazione sportiva. Gli studenti, insieme ai loro insegnanti di Educazione Fisica e Scienze, hanno acquisito competenze specifiche sull’anatomia e la fisiologia respiratoria. Questo ha permesso loro di comprendere meglio come l’attività motoria incida sul pattern respiratorio e come l’ambiente possa influenzare la salute respiratoria. Gli insegnanti, da parte loro, hanno potuto arricchire il proprio bagaglio di conoscenze, integrando nuovi metodi scientifici nella didattica delle attività motorie.
Il progetto si inserisce perfettamente nell’obiettivo di promuovere la cultura della prevenzione e del benessere tra i giovani, un aspetto sempre più cruciale in un’epoca in cui la sedentarietà è in aumento. Attraverso esperienze come questa, gli studenti possono diventare più autonomi nella gestione della propria salute, imparando a prevenire patologie legate all’apparato respiratorio e all’inattività fisica. Per maggiori informazioni sul progetto e sulle attività di Sardegna Ricerche, è possibile visitare il loro sito ufficiale Sardegna Ricerche.