Sharper Night 2024

Un weekend di scoperte culturali: i musei di Cagliari aprono le porte

Le Giornate Europee del Patrimonio 2024 promuovono l’importanza della cultura e dell’identità europea con eventi straordinari a Cagliari. Il Museo Universitario delle Arti e delle Culture Contemporanee, il Museo “Raccolta delle cere anatomiche di Clemente Susini” e il Museo di Zoologia invitano tutti a un’esperienza unica nel cuore della Sardegna.

Cagliari si prepara a vivere un weekend dedicato alla cultura e alla storia con l’apertura straordinaria di tre importanti musei. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024, il 28 e 29 settembre, l’Università di Cagliari offre ai cittadini l’opportunità di esplorare luoghi significativi per la nostra identità culturale. Questi eventi, sostenuti dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione europea, mirano a sensibilizzare il pubblico sull’importanza del patrimonio storico e artistico, aprendo le porte di monumenti e siti di grande valore. La manifestazione si propone di riflettere sul patrimonio culturale come fondamento della nostra identità.

Tra i luoghi che aprono le loro porte, il MUACC (Museo Universitario delle Arti e delle Culture Contemporanee), situato in via Santa Croce, accoglie visitatori sabato 28 dalle 16 alle 22. Qui, si svolgono visite guidate gratuite alla mostra “Paolo Portoghesi. Fotografare il Barocco.” Questa esposizione, promossa dall’Accademia Nazionale di San Luca e realizzata in collaborazione con il DICAAR (Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura), presenta oltre settanta fotografie del celebre architetto Paolo Portoghesi. La mostra si propone di mettere in luce il contributo di Portoghesi alla storia dell’architettura, con opere che esplorano l’estetica del Barocco attraverso un obiettivo contemporaneo. Non solo, nell’aula di Architettura “Stefano Asili”, si trova un’altra esposizione intitolata “Paolo Portoghesi e la Sardegna. I teatri e le città”, curata da Stefano Mais, che approfondisce il legame tra l’architetto e l’isola.

Un viaggio tra arte e scienza

Accanto al MUACC, il museo “Raccolta delle cere anatomiche di Clemente Susini”, situato in piazza Arsenale, rimane aperto fino alle 23 di sabato, offrendo un’eccezionale opportunità per scoprire una delle collezioni più affascinanti della città. Ultimo ingresso consentito alle 22:30, questo museo custodisce cere anatomiche che illustrano in dettaglio il corpo umano. Queste opere d’arte furono commissionate dal viceré Carlo Felice di Savoia e modellate a Firenze tra il 1803 e il 1805. La collezione è frutto della collaborazione tra l’artista ceroplasta Clemente Susini e l’anatomico sardo Francesco Antonio Boi, il quale curò le dissezioni necessarie per la realizzazione di questi straordinari modelli.

Inoltre, il Museo di Zoologia apre le sue porte sia sabato 28 che domenica 29, con orario 15:30-19:30. Qui, le visite guidate gratuite permettono di esplorare una vasta collezione che conta migliaia di esemplari di diversi phyla animali, dai più piccoli insetti fino allo scheletro di alcune balenottere. La collezione, risalente all’inizio del 1800, si è arricchita nel tempo grazie a scambi e acquisizioni con musei di tutto il mondo, offrendo uno spaccato della fauna sarda, italiana, europea e globale. Gli appassionati di zoologia e natura troveranno in questo museo un’opportunità unica per approfondire la conoscenza della biodiversità.

Un invito alla scoperta

Questi eventi non solo arricchiscono l’offerta culturale della città, ma rappresentano anche un invito a riflettere sull’importanza del patrimonio culturale nella nostra vita quotidiana. I cittadini di Cagliari e i turisti sono invitati a partecipare a queste aperture straordinarie, che promettono di coniugare arte, scienza e storia in un fine settimana di scoperte. Non è solo un’opportunità per visitare musei, ma anche per partecipare a un dialogo più ampio sul valore della cultura e dell’identità europea.

About Tomaso Pisano

Appassionato di videogiochi e musica, di sport nello specifico calcio. Animatore presso matrimoni, studente di beni culturali sezione archeologica.

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