Franco Michieli, esploratore e scrittore, ha partecipato al festival Strangius , portando con sé la sua esperienza unica di viaggio e di esplorazione in territori selvaggi.
Ai microfoni di Unica Radio, Michieli ha raccontato la filosofia che anima le sue imprese, in particolare l’uso di metodi antichi e naturali per orientarsi in ambienti sconosciuti. La sua ultima fatica letteraria, “Le vie invisibili”, presentata il 10 settembre 2024, ha catturato l’attenzione del pubblico per il suo approccio radicale alla natura e alla sopravvivenza.
Franco Michieli è un esperto di grandi traversate di catene montuose e terre selvagge, percorrendole senza l’ausilio di strumenti tecnologici come GPS, mappe, o orologi. Tra i massimi esponenti italiani nel campo dell’esplorazione, collabora attivamente con Mountain Wilderness, un’organizzazione internazionale per la protezione degli ecosistemi montani. Le sue avventure, descritte nei suoi libri, si svolgono in isolamento totale, affidandosi unicamente alle facoltà umane di orientamento.
Esplorazioni come percorso di vita
Nel libro “Le vie invisibili”, presentato al Festival Stràngius, Michieli descrive i suoi viaggi nelle terre del nord Atlantico, tra la Norvegia, l’Islanda e la Groenlandia. Questi luoghi remoti diventano il palcoscenico per una riflessione profonda sul rapporto tra l’essere umano e la natura. L’autore ha sottolineato come l’assenza di tecnologie moderne, come il GPS o la bussola, possa trasformare radicalmente l’esperienza del viaggio. Utilizzando tecniche antiche e basandosi su sensazioni fisiche e visive, Michieli dimostra come sia possibile esplorare territori sconosciuti con l’aiuto di ciò che la natura stessa offre.
In un mondo sempre più dipendente dalla tecnologia, il messaggio di Michieli appare controcorrente. Egli invita a riscoprire una dimensione più autentica e diretta del viaggio, in cui l’uomo ritorna protagonista del proprio destino, guidato dalla propria capacità di orientarsi senza intermediari artificiali. Le sue esperienze non solo rappresentano una sfida fisica, ma anche una sfida intellettuale e spirituale, che lo porta a riscoprire antiche competenze ormai quasi dimenticate.