Sharper Night 2024

Il festival Arrexini si conclude a Villanovaforru

Le ultime due giornate del festival Arrexini 2024 offrono un ricco programma di eventi e iniziative, celebrando le tradizioni e le sfide della cultura sarda contemporanea. Un’opportunità imperdibile per scoprire e riflettere sull’identità isolana.

Dopo il grande successo delle prime due giornate a Ussaramanna, il Festival Arrexini prosegue il suo percorso a Villanovaforru, dove si svolgeranno le ultime due date il 27 e 28 settembre 2024. Questa manifestazione, che celebra la cultura sarda, rappresenta un’importante opportunità per scoprire le espressioni artistiche contemporanee dell’isola. Promossa dai comuni di Villanovaforru e Ussaramanna, con il sostegno dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna, l’iniziativa si avvale anche della collaborazione dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo. Arrivato alla sua quarta edizione, il festival si propone di approfondire il legame tra la comunità e le sue radici culturali.

Matteo Mandis, vicesindaco e assessore alla Cultura, evidenziava l’importanza del festival sin dalle sue origini. “Il Festival Arrexini rappresenta un momento di riflessione e approfondimento del nostro rapporto con la cultura sarda. L’obiettivo è promuovere non solo le tradizioni, ma anche una cultura viva e in evoluzione”, dichiarava Mandis. Queste parole rimarcano l’intento del festival di superare una visione folcloristica, mirando a valorizzare le espressioni artistiche attuali e le prospettive future della cultura sarda.

Sfide e opportunità per la lingua sarda

Il festival si focalizza sulla promozione della lingua e della cultura sarda, due aspetti fondamentali dell’identità isolana. Mandis metteva in evidenza le sfide da affrontare: “Dobbiamo trasmettere il patrimonio linguistico alle nuove generazioni, poiché senza di loro la lingua rischia di diventare morta”. Il vicesindaco sottolineava anche l’importanza di superare la polarizzazione del dibattito sulla lingua sarda, in particolare riguardo alla sua forma scritta. “È solo una questione di facilitare la comunicazione tra le varie varianti del sardo”, affermava. Grazie alla tecnologia, oggi è possibile farlo in modo semplice, creando un dialogo costruttivo tra le diverse espressioni linguistiche dell’isola.

Venerdì 27 settembre, alle ore 21:00, Piazza Costituzione ospiterà un evento imperdibile: il reading teatrale “Ricordatemi come vi pare”. L’attrice Lia Careddu si esibirà accompagnata dalle sonorità elettroniche del musicista Arrogalla, con la presentazione del giornalista e scrittore Omar Onnis. Al termine della performance, Arrogalla presenterà il suo ultimo album “Suite”, un perfetto esempio di come la tradizione musicale sarda possa fondersi con sonorità contemporanee. L’evento offrirà al pubblico un’esperienza unica, un ponte tra passato e futuro che rappresenta il cuore pulsante della cultura isolana.

Riflessioni sulle identità linguistiche

La serata di sabato 28 settembre si aprirà alle 20:30 con un dibattito sulle “Identità linguistiche dei sardi”. Intellettuali del calibro di Roberto Bolognesi, Antonello Garau e Michele Ladu si confronteranno sul valore della lingua sarda come simbolo di cultura e identità. Questo dialogo offrirà spunti di riflessione sull’importanza della lingua nella costruzione di un’identità culturale condivisa, evidenziando il suo ruolo vitale nel panorama contemporaneo.

A chiudere l’edizione 2024 del festival ci sarà la proiezione del film “Deu ci seu”, diretto da Michele Badas, Michele De Murtas e Nicolò Falchi. Questo lavoro cinematografico affronta tematiche sociali attuali attraverso una narrazione coinvolgente che supera il semplice racconto di un fatto di cronaca. Il film invita a riflettere su questioni importanti, mantenendo un equilibrio tra momenti di leggerezza e tensione emotiva, culminando in un finale che invita a una profonda introspezione.

About Tomaso Pisano

Appassionato di videogiochi e musica, di sport nello specifico calcio. Animatore presso matrimoni, studente di beni culturali sezione archeologica.

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