Il 30 settembre 2024 alle ore 18 Mariposa de Cardu ospita un evento per affrontare il senso di colpa un’emozione spesso debilitante soprattutto per le donne
Il senso di colpa: un’emozione complessa da affrontare
Lunedì 30 settembre 2024, alle ore 18, il centro culturale Mariposa de Cardu ospiterà un evento che mira a combattere il senso di colpa, specialmente tra le donne. Questa emozione, spesso debilitante, nasce dal giudizio che una persona formula su sé stessa in base a ciò che è considerato giusto o sbagliato. Il giudizio è influenzato da norme familiari, morali e culturali. Tuttavia, il senso di colpa può diventare uno strumento di crescita se viene riconosciuto e affrontato. In questo incontro, le partecipanti avranno l’opportunità di esplorare l’emozione in un ambiente sicuro. Sarà uno spazio in cui l’arte diventerà un mezzo per riconoscere e trasformare questa complessa sensazione.
La guida esperta di Anna Maria Pitzalis
La psicoterapeuta Anna Maria Pitzalis, specializzata in Psicologia Clinica e Tutela della Salute, guiderà i partecipanti attraverso un percorso che mira a esplorare le cause del senso di colpa. Con un’approfondita formazione in psicoterapia sistemico-relazionale, Pitzalis ha sviluppato una notevole esperienza nelle dinamiche familiari, soprattutto in contesti legati alla disabilità. Il suo lavoro, svolto sia in Cagliari che online, si concentra sul supporto emotivo e sulla creazione di percorsi di guarigione emotiva. Durante l’incontro, aiuterà le persone a “stare” nel proprio senso di colpa, un passo essenziale per comprenderlo e superarlo.
L’arte come mezzo per liberarsi: l’approccio di Enrica Sirigu
Accanto alla psicoterapeuta, l’artista multidisciplinare Enrica Sirigu porterà la sua esperienza nel campo delle arti visive e performative. Dopo una lunga carriera nella musica, Sirigu ha deciso di dedicarsi a un’espressione artistica più libera, affrontando temi sociali e di attualità. Le sue opere spaziano dalla sound art alla video art, fino alla performance art. Durante l’incontro, Sirigu inviterà i partecipanti a utilizzare l’arte come strumento per esprimere e trasformare il proprio senso di colpa.