Ai microfoni di Unica radio, Francesca ci racconta l’origine di Cou.Cou.Ja, un progetto nato dalla sua passione per il cucito, coltivata fin dall’infanzia
Un progetto che ha come protagonista assoluta la macchina da cucire, con la quale l’artista sarda ha sviluppato una passione che risale all’infanzia. Francesca descrive il suo rapporto con il cucito come una “cucito-terapia”, una forma di espressione artistica che le permette di dare vita a creature fantastiche, cariche di simbolismo e significato.
Il nome “Cou.Cou.Ja” nasconde un legame profondo con le radici di Francesca. Il termine “Cucuia”, come lei stessa spiega, è tratto dal dialetto nuorese e si riferisce alla “mandorlina”, il frutto non ancora maturo. Tuttavia, “Cou.Cou.Ja” è anche un acronimo che fonde la parola francese “couture” (cucito), “couleurs” (colori) e “japon” (Giappone), tre elementi cardine del suo lavoro.
Un mondo di pesci di stoffa e simboli giapponesi
Nel suo laboratorio, Francesca si dedica alla creazione di oggetti unici, dove il protagonista assoluto è il pesce. I pesci di stoffa, realizzati in diverse dimensioni e forme, diventano opere d’arte da esporre sulle pareti o da indossare come ciondoli e portachiavi. Tra le creazioni più amate c’è il cuscino a forma di pesce, che può raggiungere i 60 cm di lunghezza, e la fishbox, una cornice di legno in cui il pesce trova la sua nuova “casa” artistica.
Il pesce è un elemento ricorrente nella cultura giapponese, che Francesca ha adottato per esprimere la sua passione per questa terra lontana. Il legame con il Giappone si riflette non solo nelle forme e nei simbolismi delle sue opere, ma anche nei materiali scelti: tessuti naturali, dalle texture leggere e dai colori tenui, che richiamano le antiche tradizioni artigianali orientali. Per scoprire tutte le sue opere e immergerti nel suo mondo creativo, è possibile visitare il sito web coucouja.it e su Instagram cercando “coucouja” per ammirare le ultime novità.