Intervista con il Prof. Giuliano Mallocci alla Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici dell’Università di Cagliari
In occasione della “Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici” organizzata dall’Università degli Studi di Cagliari presso l’Exma, abbiamo avuto il piacere di intervistare il prof. Giuliano Mallocci, uno dei volti più noti del Dipartimento di Fisica dell’Ateneo. L’evento, parte del progetto europeo SHARPER (SHAring Researchers’ Passion for Engagement and Responsibility), ha attirato un vasto pubblico interessato al mondo della scienza, rendendo accessibili e appassionanti temi complessi come la fisica, la chimica e le nuove tecnologie.
Durante il nostro incontro, il professor Mallocci ha parlato del suo percorso accademico e delle sfide della divulgazione scientifica. “Partecipare a eventi come questo è un’occasione unica per avvicinare il grande pubblico alla scienza”, ha affermato con entusiasmo. “Iniziative come la Notte dei Ricercatori ci permettono di mostrare cosa facciamo nei laboratori, di svelare i segreti che stanno dietro a ricerche che spesso sembrano distanti dalla vita quotidiana.”
Il professore ha sottolineato quanto sia importante, oggi più che mai, costruire un ponte tra la comunità accademica e il pubblico, specialmente in un’epoca in cui la scienza gioca un ruolo cruciale nel risolvere problemi globali, come i cambiamenti climatici, le nuove tecnologie e la crisi energetica. “La fisica”, ha continuato, “offre risposte a molte delle domande che l’umanità si pone da secoli, ma solo con una corretta divulgazione possiamo far sì che queste risposte diventino patrimonio di tutti.”
Il Museo di Fisica dell’Ateneo
Uno degli aspetti più affascinanti del contributo del prof. Mallocci alla Notte dei Ricercatori è stato il coinvolgimento del Museo di Fisica dell’Ateneo. Il museo, aperto per l’occasione, ha offerto ai visitatori un viaggio tra gli strumenti e le scoperte che hanno segnato la storia della fisica moderna. “La nostra collezione,” ha spiegato Mallocci, “non è solo un insieme di strumenti antichi, ma una testimonianza viva del progresso della scienza. Attraverso questi oggetti possiamo comprendere come il pensiero scientifico si sia evoluto e come le intuizioni di grandi menti del passato abbiano plasmato la conoscenza odierna.”
Il prof. Mallocci si è poi soffermato sull’importanza di rendere accessibili le scienze alle nuove generazioni: “I giovani sono il futuro della ricerca. È fondamentale che abbiano modo di avvicinarsi alla scienza in modo interattivo, divertente, ma allo stesso tempo rigoroso. Eventi come questo servono proprio a far scoprire loro quanto può essere affascinante il mondo che li circonda.”
Grazie a eventi come la Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici, figure come il professor Mallocci riescono a ispirare nuove generazioni e a rendere la scienza accessibile e appassionante per tutti, contribuendo a creare una società più consapevole e informata.