Il Polo Umanistico alla SHARPER Night: intervista a Nicoletta Usai

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Il Polo Umanistico alla SHARPER Night: intervista a Nicoletta Usai
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Un viaggio attraverso il sapere umanistico: la prof.ssa Nicoletta Usai racconta l’importanza delle scienze umane e del loro ruolo nella società moderna durante la Notte dei Ricercatori.

Durante la SHARPER Night (SHAring Researchers’ Passion for Engagement and Responsibility), organizzata a Cagliari presso l’Università degli Studi, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare la prof.ssa Nicoletta Usai, docente e ricercatrice nel campo delle scienze umanistiche. L’evento, che si è svolto in diverse sedi cittadine, ha visto la partecipazione di centinaia di persone interessate a scoprire il lavoro dei ricercatori e delle ricercatrici in numerosi ambiti, tra cui la letteratura, la storia, la filosofia e le lingue antiche.

La prof.ssa Usai ha parlato con passione dell’importanza del Polo Umanistico dell’Università di Cagliari, sottolineando il contributo cruciale che le scienze umane offrono alla comprensione della società moderna. “Le discipline umanistiche,” ha spiegato, “non sono solo un bagaglio culturale, ma strumenti di interpretazione della realtà. Studiare la storia, la letteratura o la filosofia significa comprendere meglio il presente e immaginare il futuro, perché sono queste discipline che danno senso e profondità alle esperienze umane.”

Il ruolo delle Scienze umane nelle nuove generazioni

Durante l’intervista, la docente ha approfondito il ruolo delle scienze umane nel contesto della ricerca accademica e nella formazione delle nuove generazioni. Ha sottolineato come la ricerca umanistica non sia ferma nel passato, ma sia in costante dialogo con il presente, adattandosi e rispondendo ai bisogni e alle sfide contemporanee. “La filosofia, ad esempio, ci offre gli strumenti per analizzare i dilemmi etici che emergono con l’avanzare della tecnologia,” ha dichiarato. “Pensiamo alle intelligenze artificiali o ai dibattiti sui diritti umani: sono questioni di natura etica che richiedono una profonda riflessione, e qui entrano in gioco le scienze umane.”

Uno degli aspetti più interessanti dell’intervento della prof.ssa Usai è stato il richiamo al valore del confronto interdisciplinare. Ha spiegato che oggi le scienze umane devono collaborare con le scienze esatte e naturali per affrontare questioni complesse come i cambiamenti climatici o la trasformazione digitale. “Non possiamo più permetterci di pensare alle discipline come compartimenti stagni,” ha detto. “La complessità del mondo contemporaneo richiede un approccio integrato, in cui storia, cultura e tecnologia si incontrano.”

Nel corso dell’evento SHARPER, il Polo Umanistico ha proposto attività e laboratori coinvolgenti, rendendo accessibile a tutti, anche ai più giovani, il mondo della ricerca umanistica. La prof.ssa Usai ha parlato di queste iniziative, evidenziando come eventi simili siano fondamentali per avvicinare le nuove generazioni alle scienze umane e incoraggiarle a riflettere criticamente sulla società. “Il nostro obiettivo,” ha affermato, “è quello di stimolare la curiosità e il pensiero critico. Le discipline umanistiche insegnano a non accettare passivamente il mondo, ma a porre domande, a cercare risposte complesse.”

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