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Evoluzione degli Italiani: cinese, smartphone e nuove frontiere

Samsung presenta il nuovo Trend Radar, un’analisi sull’evoluzione linguistica in Italia, con un focus su giovani, tecnologie digitali e lingue emergenti come il cinese.

In occasione della Giornata europea delle lingue, Samsung ha condiviso i risultati del suo nuovo Trend Radar “Gli italiani e le lingue straniere”. Lo studio, realizzato in collaborazione con Human Highway, istituto di ricerca specializzato nell’analisi delle dinamiche sociali e digitali, esplora il legame tra gli italiani e le lingue straniere, evidenziando come la tecnologia stia influenzando profondamente i metodi di apprendimento. Secondo i dati, l’inglese resta la lingua straniera più diffusa, con oltre l’80% della Generazione Z e dei Millennials che la padroneggiano. Rispetto alle generazioni più mature, come i Boomers, che si fermano al 50%, i giovani mostrano una maggiore confidenza con l’inglese, frutto di un crescente contatto con il mondo digitale.

Tra gli aspetti più interessanti emersi dall’indagine vi è il livello di padronanza delle lingue: il 66% della Generazione Z che dichiara di parlare inglese lo considera una seconda lingua o quasi. Un dato che dimostra non solo l’importanza dell’inglese nella vita quotidiana, ma anche l’efficacia dei nuovi strumenti tecnologici nel potenziarne l’apprendimento. Spagnolo e francese restano le lingue più popolari dopo l’inglese, con un 33% di diffusione dello spagnolo tra i giovani e il 45% di diffusione del francese tra i Boomers, legato a un diverso contesto storico e culturale. Sorprende inoltre l’apertura della Generazione Z verso lingue emergenti come il cinese e il coreano, che raggiungono rispettivamente il 5% e il 4% tra i giovani e l’evoluzione.

L’impatto delle tecnologie digitali sull’apprendimento linguistico

Se la scuola resta il luogo principale di apprendimento, la Generazione Z si dimostra sempre più incline all’uso di canali digitali per migliorare le proprie competenze linguistiche. Corsi online, podcast, social network e persino il gaming sono alcuni degli strumenti che i giovani utilizzano per apprendere l’inglese in maniera più coinvolgente e interattiva. Questo approccio innovativo evidenzia una crescente indipendenza dai metodi scolastici tradizionali, puntando invece su risorse online, spesso gratuite e accessibili ovunque grazie agli smartphone per l’evoluzione.

L’inglese, in particolare, viene appreso attraverso attività quotidiane come la fruizione di musica, film e serie TV, ma anche durante i viaggi o le interazioni con persone madrelingua. Il tempo libero diventa così una risorsa chiave per l’apprendimento, rendendo l’inglese una lingua vissuta e praticata in contesti informali. Lo smartphone, strumento ormai essenziale nella vita di tutti i giorni, si rivela anche un prezioso alleato per la comunicazione interculturale: il 47% degli italiani lo utilizza per comunicare all’estero, soprattutto grazie a funzioni come la traduzione simultanea.

La tecnologia e i nuovi metodi di apprendimento

L’uso della tecnologia ha reso sempre più accessibili strumenti come i servizi online di traduzione, le app didattiche e i social network. Questo fenomeno evidenzia come la diffusione delle lingue, soprattutto l’inglese, si stia trasformando grazie alla presenza capillare di piattaforme digitali. Tra le risorse più utilizzate figurano i servizi di intelligenza artificiale integrati nei dispositivi mobili e i giochi interattivi, che rendono l’apprendimento un processo divertente e stimolante. Gli italiani, soprattutto i giovani, dimostrano una crescente apertura verso questi strumenti, che favoriscono l’acquisizione di competenze linguistiche in modo autonomo e dinamico.

Inoltre, i social media offrono opportunità per connettersi con persone di tutto il mondo, facilitando non solo l’apprendimento dell’inglese, ma anche la scoperta di nuove culture e lingue. La ricerca di Samsung sottolinea come la tecnologia sia ormai parte integrante del processo educativo, contribuendo a modellare un nuovo modo di vivere le lingue e di avvicinarsi a culture diverse. Attraverso piattaforme come i social network e le app di traduzione, il mondo delle lingue straniere diventa più accessibile e inclusivo.

About Carlotta Musanti

Sono Carlotta Stefana Musanti, sono di Cagliari e ho 24 anni, studio Beni Culturali e Spettacolo all'Università di Cagliari.

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