Mobilità elettrica: il 57% dei consumatori sceglie veicoli green

Il nuovo report globale sull’acquisto di veicoli mostra una tendenza crescente verso la sostenibilità: il 57% dei consumatori, a livello mondiale, si orienta verso modelli elettrici o ibridi. L’Italia segue con un impressionante 65%, dimostrando un forte impegno nella transizione ecologica. Le abitudini degli automobilisti sono in continua evoluzione e l’industria automobilistica è al centro di questo cambiamento.

Secondo l’Ey Mobility Consumer Index 2024, il mercato automobilistico globale si trova in una fase di rapida trasformazione. Rispetto al 2023, la percentuale di consumatori che intende acquistare un veicolo elettrico o ibrido è cresciuta di due punti, raggiungendo il 57%. Questo dato riflette una chiara volontà di passare a una mobilità più sostenibile. Il rapporto mostra come l’interesse per le tecnologie elettriche sia in continua espansione, non solo in Europa, ma anche in altre regioni del mondo, dove la transizione verso i veicoli a basse emissioni si sta facendo sempre più concreta.

A influenzare queste scelte ci sono molteplici fattori, tra cui gli incentivi fiscali offerti da vari governi, i costi di gestione ridotti e la crescente sensibilità verso i temi ambientali. Le politiche di aziende automobilistiche come Tesla e Volkswagen, che continuano a investire in ricerca e sviluppo per migliorare le tecnologie delle batterie, sono state determinanti. A questo si aggiunge la crescente rete di infrastrutture di ricarica pubbliche, sostenuta da iniziative locali e internazionali come quelle promosse dall’Unione Europea.

Cresce la domanda in Italia: il 65% punta su veicoli elettrici o ibridi

L’Italia si distingue come uno dei paesi leader nella transizione verso la mobilità elettrica. Il 65% degli italiani che intende acquistare un nuovo veicolo nel 2024, infatti, è propenso a scegliere un modello elettrificato. Questo dato è in linea con le strategie del governo italiano, che da tempo incentiva l’acquisto di veicoli a basse emissioni attraverso agevolazioni fiscali e bonus rottamazione. Le città italiane, tra cui Milano e Roma, hanno implementato zone a traffico limitato per ridurre le emissioni e incentivare l’uso di mezzi di trasporto meno inquinanti.

Le stesse case automobilistiche italiane, come Ferrari e Fiat, hanno risposto alla crescente domanda con modelli ibridi ed elettrici, contribuendo a ridisegnare l’industria automobilistica nazionale. La crescente domanda di veicoli elettrici si è anche tradotta in un aumento dell’occupazione in settori chiave come la produzione di batterie e l’infrastruttura di ricarica. Aziende come Enel X e Stellantis stanno giocando un ruolo cruciale in questo contesto, investendo pesantemente in tecnologie e infrastrutture sostenibili per supportare l’adozione di veicoli elettrici a livello nazionale.

Il futuro della mobilità è elettrico

Non solo in Italia, ma in tutto il mondo, la transizione verso la mobilità elettrica si sta affermando come una delle tendenze più significative del settore automobilistico. Il rapporto di EY sottolinea come le politiche di sostenibilità adottate dai governi di tutto il mondo siano cruciali per sostenere questa transizione.

Le previsioni indicano che nei prossimi anni la percentuale di consumatori propensi a scegliere veicoli elettrici crescerà ulteriormente, con un impatto positivo non solo sull’ambiente, ma anche sull’economia globale. L’adozione di tecnologie innovative e l’investimento in infrastrutture adeguate, come le colonnine di ricarica rapida, faciliterà l’espansione del mercato dei veicoli elettrici. La mobilità del futuro, dunque, sembra sempre più green, grazie alla crescente consapevolezza dei consumatori e all’impegno di governi e aziende.

About Federica Cardia

Studentessa in beni culturali, cuoca e mamma a tempo pieno. Dopo il diploma come tecnico per il turismo e svariati anni alla ricerca dell'occupazione che più mi si addice, tra cucine, pulizie, e corse in motorino per consegnare raccomandate, ho varcato anche la soglia dell' università alla veneranda età di quasi 30 anni. Fuori corso a causa di diverse vissicitudini, la migliore la mia bambina di 8 mesi, Dafne. Ora giunta quasi alla fine di questo percorso formativo, sarò qui presente per qualche tempo a scrivere per voi.

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