Maria Cafagna arriva a Cagliari per raccontare le “cattive maestre”

Il 3 ottobre, la scrittrice Maria Cafagna presenta il suo libro “Cattive maestre” in un incontro con Valeria Usala presso la Fondazione Giuseppe Siotto. Un viaggio nell’evoluzione dell’immaginario femminile attraverso le icone televisive degli ultimi decenni.

La scrittrice e autrice di podcast Maria Cafagna arriva a Cagliari per presentare il suo libro “Cattive maestre”, pubblicato a maggio per Sperling & Kupfer. L’incontro è fissato per giovedì 3 ottobre alle 18:30, presso la Fondazione Giuseppe Siotto, situata in via dei Genovesi 114. L’autrice dialogherà con la scrittrice cagliaritana Valeria Usala, dando il via a una riflessione sulle figure che hanno influenzato l’immaginario femminile e non solo, in Italia, negli ultimi trent’anni. Il libro di Cafagna esplora l’evoluzione della televisione italiana, tracciando il profilo di quelle che lei definisce le “cattive maestre”, ovvero le icone televisive che, consapevolmente o meno, hanno segnato la crescita di una generazione.

Nel libro, Cafagna parte dal fenomeno di Non è la Rai, un programma simbolo degli anni Novanta, per esplorare come alcune figure femminili, da Ambra Angiolini a Maria De Filippi, abbiano contribuito a formare un immaginario collettivo che ha plasmato non solo il pubblico femminile, ma l’intera società. Cafagna, nel suo lavoro, non giudica ma analizza: riflette su come la televisione e i suoi protagonisti, considerati oggi da molti “trash”, abbiano in realtà avuto un ruolo centrale nel raccontare e rispecchiare l’evoluzione culturale e sociale del paese.

Il ruolo delle “cattive maestre” nella costruzione di un immaginario

Il libro di Maria Cafagna si sviluppa come una carrellata di figure televisive che hanno definito il gusto e l’identità del pubblico, in particolare quello più giovane. Le protagoniste, come Maria De Filippi, Ilary Blasi, Belén Rodríguez, e Paola Cortellesi, sono state “cattive maestre” nel senso che, con la loro immagine e il loro stile, hanno mostrato un modello di femminilità e di successo che ha influenzato un’intera generazione. Cafagna riflette sull’eredità che queste figure hanno lasciato, sulle dinamiche del loro successo e sul significato di tali figure all’interno del contesto sociale italiano. Con un approccio analitico e senza giudizi morali, l’autrice esplora come, a partire da questi modelli, molte donne abbiano cercato di definire se stesse, spesso influenzate dalla necessità di essere non solo “belle”, ma anche visibili e famose.

L’incontro di Cagliari si configura quindi come un’opportunità per riflettere sul potere delle immagini televisive e sulla loro capacità di formare modelli di comportamento, ma anche di ispirare una critica sociale sui cambiamenti culturali degli ultimi decenni. Valeria Usala, colei che modererà l’incontro, rappresenta una delle voci più promettenti della narrativa contemporanea, e il suo dialogo con Cafagna si preannuncia ricco di spunti per un confronto sugli stili narrativi, sull’evoluzione del femminile e sulla presenza delle donne nei media.

Una carriera tra libri, podcast e televisione

Maria Cafagna, nata a Mar del Plata in Argentina e cresciuta in Puglia, ha costruito una carriera variegata nel mondo della cultura e della comunicazione. Laureata al Dams di Roma Tre, ha lavorato in televisione ed è stata anche analista per il programma Tv Talk su Rai 3. Oltre al suo libro, Cafagna è autrice di “Il decennio breve”, un podcast in collaborazione con Stefano Monti e Alice Valeria Oliveri. Con il suo lavoro, ha esplorato le dinamiche sociali e culturali degli anni zero, analizzando anche il cambiamento dell’immaginario collettivo attraverso i media e i cambiamenti sociali.

L’incontro a Cagliari non rappresenta solo una presentazione di un libro, ma un’opportunità per riflettere sull’evoluzione della televisione e sul ruolo che le donne hanno avuto, e continuano ad avere, nella costruzione dell’immaginario culturale italiano. Il libro è una lettura stimolante che invita a considerare la televisione e i suoi personaggi come elementi determinanti per comprendere meglio la nostra società e la nostra storia recente.

About Tomaso Pisano

Appassionato di videogiochi e musica, di sport nello specifico calcio. Animatore presso matrimoni, studente di beni culturali sezione archeologica.

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