“Una Tazza di Mare in Tempesta”: a teatro il mito di Moby Dick

Un viaggio immersivo tra le pagine di Melville e il fascino del teatro sperimentale. La performance, ideata da Roberto Abbiati, è in scena a Cagliari dal 9 al 12 ottobre 2024. Un’occasione unica per vivere il mito della Balena Bianca.

Una Tazza di Mare in Tempesta“, spettacolo di Roberto Abbiati, è un’esperienza teatrale che trasporta il pubblico nelle profondità della celebre opera di Herman Melville. Lo spettacolo, tratto dal capolavoro “Moby Dick”, sarà rappresentato a La Fabbrica Illuminata, a Cagliari, dal 9 al 12 ottobre 2024, con due repliche giornaliere alle 18.30 e alle 19.30. Il progetto è parte del programma del CeDAC, il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna. Solo quindici spettatori per replica avranno la possibilità di vivere un’esperienza intensa e immersiva, che li condurrà direttamente nella “stiva” del Pequod, il leggendario vascello di Achab.

Questa installazione-spettacolo si svolge in uno spazio ridotto, quasi intimo, che trasforma la sala teatrale in una vera e propria nave. Qui, gli spettatori diventano parte integrante della narrazione, tra il rumore delle onde e l’odore del mare, in un’atmosfera che riecheggia le tensioni e le emozioni vissute dai personaggi di Melville. Concepito come un viaggio tra avventura e introspezione, lo spettacolo mescola scienza, filosofia e spiritualità, offrendo un percorso che esplora non solo gli oceani fisici, ma anche quelli dell’animo umano.

Il genio di Roberto Abbiati e la magia di Moby Dick

La genialità di Roberto Abbiati si manifesta nella sua capacità di condensare in pochi minuti l’essenza di un’opera complessa come “Moby Dick”, senza mai perdere il contatto con la profondità e la grandezza del testo. Johannes Schlosser, con la sua presenza scenica, e le musiche originali di Fabio Besana, arricchiscono ulteriormente questa esperienza teatrale fuori dal tempo. L’intero allestimento è stato realizzato grazie al sostegno di Armunia e prodotto da Teatro de Gli Incamminati.

Il pubblico è condotto in un “viaggio interiore”, seguendo i pensieri di Ismaele, il narratore, che con il suo famoso incipit “Chiamatemi Ismaele”, introduce gli spettatori alle sfide e ai misteri del mare. La performance teatrale offre una riflessione sulla condizione umana, sulle ingiustizie sociali e sul conflitto eterno tra il bene e il male, rendendo questo spettacolo un’occasione imperdibile per chiunque desideri riscoprire la potenza del racconto originale in una forma inedita.

La poesia del teatro e il mito della Balena Bianca

Abbiati ricostruisce l’ossessione del capitano Achab per la Balena Bianca, rappresentata nel romanzo come una creatura quasi soprannaturale, simbolo di un male inafferrabile. L’atmosfera intima dello spettacolo permette agli spettatori di sentire la tensione crescente a bordo del Pequod, la nave che solca gli oceani inseguendo la misteriosa Moby Dick.

Grazie alla dimensione interattiva dello spettacolo, lo spettatore percepisce il mare, le sue correnti e il clima di terrore che cresce man mano che ci si avvicina alla tragedia finale. Non si tratta di una semplice messa in scena del romanzo, ma di una vera e propria trasfigurazione teatrale, che permette di rivivere il mito della Balena Bianca come mai prima d’ora.

Tra teatro e letteratura: un’opera che affascina

Oltre allo spettacolo, il pubblico può immergersi ulteriormente nell’universo di Moby Dick grazie al libro “Un tentativo di balena” di Matteo Codignola, illustrato dallo stesso Roberto Abbiati. Il volume, pubblicato da Adelphi, è una sorta di diario di bordo che racconta la genesi di “Una Tazza di Mare in Tempesta” e funge da programma di sala per gli spettatori, offrendo uno sguardo dietro le quinte di questa straordinaria produzione teatrale.

Per informazioni sullo spettacolo e per prenotazioni, è possibile visitare il sito ufficiale del CeDAC Sardegna o quello de La Fabbrica Illuminata, dove sono disponibili ulteriori dettagli sugli orari e sui biglietti.

About Roberta Ferrau

Studentessa in Scienze della Comunicazione. Grande appassionata di cultura pop e letteratura. Di solito mi occupo di divulgazione letteraria, concentrandomi con maggiore attenzione sulla narrativa fantastica. Quando non sono immersa tra parole e mondi fantastici mi dedico all'esplorazione della comunicazione digitale.

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