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100 anni e sentirli.. Il futuro della Radio: riascolta la puntata

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100 anni e sentirli.. Il futuro della Radio: riascolta la puntata
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La maratona radiofonica “100 anni e sentirli” celebra il centenario della radio italiana, esplorando la sua storia e il futuro con l’integrazione delle nuove tecnologie.

Il 6 ottobre 2024 segna una data storica per il mondo della comunicazione: il centenario della radio italiana. Per l’occasione, RadUni ha organizzato un evento speciale intitolato “100 anni… e sentirli”, una maratona radiofonica che coinvolge numerose radio universitarie, celebrando la storia e l’evoluzione di questo mezzo straordinario. Le trasmissioni sono iniziate alle 9:00 con Radio Frequenza dell’Università di Teramo e si sono concluse con Unica Radio dell’Università di Cagliari, esplorando il futuro della radio.

L’evento ha attraversato un secolo di trasformazioni tecnologiche e sociali, dimostrando la capacità della radio di adattarsi ai cambiamenti, senza perdere la sua forza comunicativa. Unica Radio, incaricata di chiudere la maratona, ha puntato lo sguardo sul futuro di questo mezzo. L’intervento si è concentrato sulle tecnologie emergenti come il DAB+, l’integrazione con internet e l’intelligenza artificiale (IA), esplorando come queste innovazioni stiano già plasmando l’evoluzione del broadcasting.

Oggi, il sistema DAB+ permette una qualità audio elevata e una trasmissione fluida, senza interruzioni. Grazie all’integrazione con il protocollo IP, la radio può passare automaticamente dalla trasmissione FM a quella in streaming, garantendo continuità agli ascoltatori anche in movimento. Questo esempio di radio ibrida rappresenta un’evoluzione cruciale, permettendo una fruizione sempre più interattiva e personalizzata.

L’intelligenza artificiale nella radio

Durante l’intervento, Unica Radio ha riflettuto sull’impatto dell’intelligenza artificiale, come dimostrato da progetti come RadioGPT, una piattaforma in grado di generare programmi radiofonici condotti da voci sintetiche. Se da un lato queste tecnologie possono automatizzare alcune funzioni, dall’altro il conduttore umano mantiene un valore inestimabile: l’empatia e l’improvvisazione, che creano una connessione unica con l’ascoltatore.

Nonostante l’ascesa di podcast e piattaforme di streaming, la radio continua a offrire un’esperienza live, che rimane insostituibile per molti. La radio evolve, ma non scomparirà, anzi continuerà a essere un mezzo di comunicazione dinamico e inclusivo.

RadUni ha dimostrato che, nonostante le nuove tecnologie, la radio rimane un punto fermo nella vita quotidiana, capace di adattarsi alle sfide future senza perdere la propria essenza. Il futuro della radio è già qui, e promette di essere tanto innovativo quanto il suo glorioso passato.

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