A Villacidro si è celebrata la trentanovesima edizione del Premio letterario Giuseppe Dessì, con due vincitori assoluti, Anita Likmeta per la narrativa e Ida Travi per la poesia. Tra i riconoscimenti speciali, Alessandro Bergonzoni e Dori Ghezzi si sono distinti per il loro contributo culturale.
La cerimonia di premiazione della trentanovesima edizione del Premio Giuseppe Dessì si è svolta con grande partecipazione e interesse a Villacidro, piccolo ma vivace comune sardo, noto come il “Paese delle ombre”. La serata ha visto trionfare la scrittrice albanese Anita Likmeta, premiata per la sezione narrativa con il suo romanzo Le favole del comunismo (Marsilio). Con una storia che affonda le radici nella complessità del passaggio dal regime di Enver Hoxha, Likmeta ha saputo raccontare, attraverso la voce di una giovane protagonista, la realtà di un’Albania in piena transizione tra la fine degli anni Ottanta e i primi Novanta. In una narrazione intima e sincera, la scrittrice ha portato alla luce la quotidianità di un popolo alle prese con il passaggio dall’oppressione alla libertà.
Insieme a Likmeta, la poetessa bresciana Ida Travi ha conquistato il premio per la sezione poesia con la sua opera I Tolki (Il Saggiatore), un vasto ciclo poetico che esplora il linguaggio e la comunicazione attraverso esseri immaginari. Il suo lavoro si distingue per la capacità di scomporre la parola fino a renderla essenza pura, liberandola da sovrastrutture e convenzioni. Travi ha dedicato ben quindici anni a questo progetto, dando vita a una saga poetica in cui la parola diventa protagonista di un universo parallelo, il cui linguaggio è tanto ricco quanto misterioso.
I premi speciali: il riconoscimento di Bergonzoni e Ghezzi
Sono stati assegnati anche due importanti premi speciali. Il Premio Speciale della Giuria è stato conferito a Alessandro Bergonzoni, noto per il suo approccio creativo e multidisciplinare, capace di spaziare tra letteratura, teatro e arte visiva. Bergonzoni è stato premiato per il suo impegno culturale e la sua ricerca artistica innovativa. Questo riconoscimento, destinato a opere di vario genere, ha voluto sottolineare l’importanza di un’artista che continua a esplorare i confini dell’espressione creativa.
Il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, vinto da Dori Ghezzi. Figura di riferimento nel panorama culturale italiano e sardo. La Ghezzi, nota per il suo impegno in ambito musicale e culturale, ha vinto per il suo costante contributo alla diffusione della cultura in Sardegna e in Italia, anche attraverso la promozione di iniziative artistiche legate alla figura di Fabrizio De André.
Il programma della serata e il ruolo di Villacidro
A rendere ancora più suggestiva la cerimonia è stato il contributo musicale del gruppo Perturbazione, che ha eseguito brani tratti dal loro repertorio. Intervallati da una reinterpretazione del capolavoro La buona novella di Fabrizio De André, a venticinque anni dalla sua scomparsa. Il concerto ha rappresentato un momento di riflessione sulle tematiche universali della musica e della poesia, in un contesto culturale ricco di significato.
La serata è stata condotta dal giornalista e presentatore John Vignola, che ha coniugato con eleganza la dimensione celebrativa e quella di approfondimento culturale. Il sindaco di Villacidro, Federico Sollai, ha ricordato come questa edizione del Premio abbia rappresentato un momento fondamentale per la comunità, valorizzando ancora una volta la cultura come motore di crescita e coesione sociale. Sollai ha sottolineato il successo di questa edizione, che ha visto la partecipazione di numerosi eventi, mostre e incontri letterari, tutti caratterizzati da un elevato livello artistico.
Il cammino della Fondazione Dessì e l’impegno per il futuro
Durante la cerimonia, Deborah Aru, presidente della Fondazione Giuseppe Dessì, ha ricordato il lungo percorso di modernizzazione intrapreso dalla fondazione stessa. Il consolidamento della struttura organizzativa ha permesso di rafforzare i legami tra le attività culturali e il territorio, con un’attenzione particolare verso i giovani e la loro partecipazione. La fondazione, che ogni anno si fa promotrice di iniziative culturali a Villacidro, è ormai un punto di riferimento per l’intero panorama culturale della Sardegna.
Anche l’assessora regionale alla Cultura, Ilaria Portas, ha preso parte alla serata, sottolineando l’importanza del Premio Dessì come una delle manifestazioni culturali più rilevanti dell’isola. Con le sue parole, ha richiamato il valore delle storie e delle narrazioni che ci definiscono come individui e come comunità. Il premio, secondo Portas, rappresenta una vera e propria luce in un periodo storico in cui la cultura può fare la differenza.
Con il consueto equilibrio tra letteratura e musica, la cerimonia si è conclusa lasciando una forte sensazione di speranza e di rinnovamento. Confermando la vitalità del Premio Giuseppe Dessì e la sua capacità di fare da ponte tra passato, presente e futuro. La quarantesima edizione del prossimo anno si preannuncia già come un nuovo capitolo di questa affascinante storia culturale.