Il 44° Festival Internazionale Jazz in Sardegna accoglie artisti di fama mondiale, offrendo al pubblico concerti indimenticabili presso il Teatro Massimo di Cagliari e l’InOut Music Club di Viale Marconi, dando vita a una celebrazione di note e emozioni.
Si avvicinava la conclusione del 44° Festival Internazionale Jazz in Sardegna – European Jazz Expo, che si svolgerà il 6 ottobre 2024. La città di Cagliari ospita un evento che celebra l’essenza stessa della musica jazz, portando sul palcoscenico artisti di straordinaria importanza. I concerti in due location di prestigio: il Teatro Massimo e il InOut Music Club, situato in viale Marconi. La giornata promette un ricco programma, a partire dalle 18:00 con il Gary Crosby & Denys Baptiste Quartet nella sala M1 del Teatro Massimo. Il clima vibrante di Cagliari si arricchisce così di melodie travolgenti, destinate a trasportare il pubblico in un viaggio sonoro indimenticabile.
Dopo il quartetto di Crosby e Baptiste, la programmazione continua con il trombettista Philip Lassiter, previsto per le 20:45, e il Helge Lien Trio, in esibizione dalle 19:30. Non manca l’appuntamento anche per chi desidera godere di musica in un contesto più informale: sulla splendida terrazza del Teatro Massimo, il Skylark Trio incanterà il pubblico con le sue sonorità jazz.
Gary Crosby e Denys Baptiste: un quartetto di eccellenza per il Festival
Gary Crosby, noto bassista e co-fondatore dei Tomorrow Warriors, si unisce al sassofonista Denys Baptiste per dare vita a un omaggio all’album “A Love Supreme”, considerato uno dei lavori più influenti nella storia del jazz. La performance si caratterizza per la potente tecnica di Baptiste, che mescola improvvisazione e virtuosismo, incantando gli spettatori con la sua versatilità. La presenza di Crosby, con il suo ampio bagaglio di esperienza, garantisce un’esperienza musicale di altissimo livello, in grado di coinvolgere e appassionare gli amanti della musica.
Oltre a Crosby e Baptiste, la serata vede la partecipazione di Philip Lassiter, trombettista e polistrumentista di Los Angeles, noto per la sua versatilità e creatività. Con un palmarès di ben 11 Grammy Awards, la sua musica fonde elementi di funk, jazz e soul, creando un mix esplosivo che affonda le radici nella tradizione musicale americana. Lassiter si esibisce per dimostrare l’eclettismo di un artista che ha collaborato con grandi nomi della musica internazionale, rendendo la sua performance un evento da non perdere.
Helge Lien Trio e il sound scandinavo
Il Helge Lien Trio, composto dal talentuoso pianista norvegese Helge Lien, presenta un progetto che unisce le tradizioni musicali americane e scandinave. Lien, nel suo approccio creativo, cerca di esplorare nuove sonorità, invitando il sassofonista Tore Brunborg a unirsi a lui sul palco. La sinergia tra i musicisti porta a un’esperienza sonora che spazia dalle influenze jazzistiche americane alle armonie più malinconiche tipiche della musica scandinava. La loro esibizione celebra la creatività, testimoniata anche dal recente lavoro discografico intitolato “Funeral Dance”, un album che dimostra la profondità del loro talento.
Accanto a questi giganti della musica, il festival accoglie anche gli Skylark Trio, composto da Mariano Tedde, Matteo Piras e Gianrico Manca. Il trio si esibisce in un repertorio variegato, spaziando tra i grandi classici del Great American Songbook e i brani più innovativi del periodo post-bop degli anni ’60. I musicisti rendono omaggio ai compositori che hanno segnato la storia del jazz, come Cole Porter e Ray Noble.
Duoud e l’innovazione musicale
Il festival ospita anche i Duoud, un gruppo musicale originale che porta una ventata di freschezza e innovazione. Originari di Parigi, i Duoud mescolano suoni tradizionali dell’oud con elementi elettronici, dando vita a un sound unico e accattivante. Composto dai musicisti Medhi Haddab e Smadj, il duo si guadagna il soprannome di “enfants terrible dell’oud” grazie alla loro capacità di rinnovare e reinterpretare la tradizione musicale araba. Le loro esibizioni, programmate per le 21:15 e 22:30, promettono un’esperienza coinvolgente, capace di conquistare anche i più scettici riguardo all’integrazione di elementi moderni nel jazz.
In questa giornata di musica e arte, il Teatro Massimo e l’InOut Music Club si trasformano in punti di riferimento per tutti gli appassionati di jazz, unendo persone da diverse parti d’Italia e del mondo. Ogni artista porta sul palco la propria storia, il proprio bagaglio culturale e la propria passione per la musica, creando un’atmosfera di condivisione e celebrazione. Il Festival Jazz in Sardegna continua a scrivere una pagina importante della storia musicale, con concerti che rimanevano impressi nella memoria collettiva degli spettatori.