Dubai e le spiagge notturne: un’estate che non si ferma mai

Con l’aumento delle temperature estive, Dubai si trasforma in un paradiso notturno per bagnanti e famiglie, creando spazi di divertimento unici. Un modello che fa riflettere sulla possibilità di simili iniziative in altre destinazioni balneari, come la Sardegna.

Con l’arrivo dell’estate e l’impennata delle temperature, Dubai ha deciso di puntare su un’innovativa offerta turistica: le spiagge notturne. Sotto il cielo stellato degli Emirati Arabi Uniti, folle di bagnanti affollano le spiagge pubbliche, creando un’atmosfera vivace e dinamica. Tra castelli di sabbia, canoe e kayak, è sorprendente pensare che siano già le 23:00. Durante il giorno, il termometro raggiunge spesso i 40 gradi, ma a partire dalla mezzanotte le temperature scendono a circa 30 gradi, rendendo l’esperienza al mare più sopportabile. “Le temperature si abbassano un po’ la sera”, afferma Mohammed, un espatriato pakistano di 32 anni, che porta i suoi figli a godersi il mare, lontano dal sole cocente diurno.

Questa metropoli, che conta 3,6 milioni di abitanti, ha investito notevolmente per garantire una fruizione sicura delle sue spiagge. Lo scorso anno, Dubai ha creato oltre 800 metri di spiagge notturne, dotate di bagnini in servizio 24 ore su 24, reti anti-squali e riflettori giganteschi. Secondo Mohammed, la visibilità è eccellente: “Quando si cammina o si nuota, si vedono i piedi, le mani, tutto”. Queste innovazioni hanno reso possibile vivere il mare in un modo nuovo, trasformando la tradizionale esperienza balneare in un evento serale affascinante.

Sicurezza e innovazione nelle spiagge notturne

Il progetto ha attirato l’attenzione non solo per l’afflusso di bagnanti, ma anche per le misure di sicurezza adottate. Hamad Shaker, responsabile del progetto presso il Comune di Dubai, ha spiegato come sia stato fatto tutto il possibile per rassicurare i visitatori. Le reti anti-squali e i bagnini equipaggiati con binocoli a visione notturna hanno reso le spiagge più sicure. Inoltre, è in fase di test un sistema di telecamere con intelligenza artificiale, che potrebbe allertare in caso di emergenze come annegamenti. “Credo che siamo una delle poche città al mondo ad avere così tante infrastrutture sulle spiagge pubbliche di notte”, sottolinea Shaker con orgoglio.

Queste spiagge notturne hanno accolto più di un milione di visitatori dallo scorso anno, confermando il successo di un’iniziativa che combina divertimento e sicurezza. L’approccio innovativo di Dubai invita a riflettere su come le città costiere possano adattarsi alle sfide climatiche e creare opportunità per il turismo estivo. La domanda sorge spontanea: si potrebbe riproporre un simile modello in Italia, e in particolare in Sardegna?

Potenzialità per altre destinazioni

La Sardegna, con il suo clima caldo e le sue splendide coste, potrebbe trarre vantaggio da iniziative simili. Tuttavia, il dibattito si concentra sulle sfide logistiche e infrastrutturali da affrontare. Riuscire a garantire la sicurezza e il comfort dei bagnanti durante le ore notturne richiede investimenti significativi e una pianificazione dettagliata. Inoltre, ci si chiede se esista una volontà politica e imprenditoriale sufficiente per implementare queste idee.

Mentre Dubai continua a attrarre visitatori da tutto il mondo con la sua offerta unica, altre località potrebbero dover confrontarsi con la realtà del cambiamento climatico e le sue conseguenze sul turismo. In Sardegna, ad esempio, le temperature elevate estive persistono, suggerendo che un’iniziativa simile potrebbe non solo attirare turisti, ma anche migliorare l’esperienza di coloro che già visitano l’isola. La riflessione resta aperta: si tratta di una possibilità irrealizzabile o di una mancanza di idee e innovazione?

About Tomaso Pisano

Appassionato di videogiochi e musica, di sport nello specifico calcio. Animatore presso matrimoni, studente di beni culturali sezione archeologica.

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