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“Mamas e fillas” in un album di famiglia in mostra

Fotografie in bianco e nero e poesie in sardo celebrano il legame profondo tra mamas e fillas. Un viaggio tra generazioni che esplora la maternità attraverso immagini intense e versi inediti. La mostra a Nuoro conclude la Pastorale del turismo 2024.

La mostra “Mamas e fillas”, inaugurata a Nuoro lo scorso 17 settembre, è un omaggio visivo e poetico al rapporto tra madri e figlie. Le protagoniste sono ritratte in una serie di scatti in bianco e nero, realizzati dal fotografo e medico Pietro Basoccu, noto pediatra di Villagrande Strisaili. Basoccu, con la sua lente, raccontava il legame universale tra generazioni di donne sarde, immortalando momenti intimi e potenti. Gli scatti, rigorosamente in formato grande, sono accompagnati da poesie inedite di Anna Cristina Serra, scritte in lingua sarda e tradotte in italiano, che arricchiscono l’esperienza visiva con versi delicati e profondi.

A fare da cornice a questa esposizione, la Sala Diocesana Giovanni Paolo II in piazza Vittorio Emanuele, a Nuoro, un luogo simbolico che accoglie eventi di rilievo culturale e spirituale. La mostra chiuderà il 9 ottobre, mettendo un suggello alla 10ª edizione della Pastorale del turismo “Avere cuore”, evento organizzato dalla Diocesi di Nuoro e di Lanusei sotto la guida di Monsignor Antonello Mura, che ha animato i mesi estivi nelle città di Tortolì e La Caletta di Siniscola. Questa edizione, con nove serate dedicate al dialogo tra arte e spiritualità, ha avuto il suo culmine proprio nelle fotografie che raccontano il legame ancestrale tra “mamas e fillas”.

Un racconto matrilineare tra immagini e poesia

La curatela della mostra è stata affidata al maestro Salvatore Ligios, figura di spicco nel panorama fotografico, mentre il catalogo che accompagna l’esposizione è arricchito dall’introduzione di Sonia Borsato, docente di storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari. La Borsato sottolineava come l’obiettivo di Basoccu riuscisse a cogliere, con disarmante semplicità, un’emozione impossibile da definire con parole precise, restituendo una verità fatta di piccoli gesti, sguardi e silenzi. Nelle immagini, la madre che allatta la figlia, la suora accanto alla madre anziana, o la donna che sorregge la giovane sposa, emergono come simboli di un legame indissolubile e universale.

Ogni ritratto, come osservava Sonia Borsato, raccontava una storia diversa, ma al contempo simile, espressione di un sentimento che travalicava il tempo e lo spazio. L’album fotografico di Basoccu diventa una “selezione matrilineare” così densa e carica di significati che non si avvertiva la mancanza di figure maschili. La relazione madre-figlia, in questo racconto, è al centro di un mondo intimo e protetto, un microcosmo che riflette l’essenza stessa della comunità sarda.

Un evento culturale che chiude la Pastorale del turismo 2024

Il progetto “Mamas e fillas” si inserisce dunque nel più ampio contesto delle iniziative culturali legate alla Pastorale del turismo, evento che da dieci anni anima l’estate sarda con incontri, spettacoli e mostre pensate per valorizzare il patrimonio artistico e spirituale dell’isola. L’edizione 2024, intitolata “Avere cuore”, ha proposto una serie di appuntamenti tra Tortolì e La Caletta di Siniscola, concludendosi a Nuoro grazie a queste fotografie che hanno saputo toccare le corde più intime degli spettatori.

Per chi volesse approfondire il legame tra madri e figlie, la Soter editrice ha pubblicato un catalogo completo della mostra, che include non solo le immagini, ma anche i testi critici di Sonia Borsato e le poesie di Anna Cristina Serra. La mostra, infatti, rappresenta un’occasione imperdibile per immergersi nella cultura e nelle tradizioni della Sardegna, attraverso il potente linguaggio visivo e poetico.

About Carlotta Musanti

Sono Carlotta Stefana Musanti, sono di Cagliari e ho 24 anni, studio Beni Culturali e Spettacolo all'Università di Cagliari.

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