La rinascita dei giardini: un rifugio verde nell’era del cambiamento

La crescente consapevolezza dei cittadini europei verso la sostenibilità e la biodiversità ha riportato l’attenzione sui giardini, percepiti come micro-ecosistemi cruciali per il benessere personale e ambientale. Un’indagine rivela l’importanza di questi spazi verdi nel contesto urbano.

La preoccupazione per i cambiamenti climatici e la frenesia della vita urbana hanno spinto molte persone a cercare stili di vita più sostenibili. Per tanti, il desiderio di riconnettersi con la natura si realizza nel piccolo angolo verde di casa. Gli europei, in particolare, considerano il giardino non solo un semplice spazio verde, ma un vero e proprio micro-ecosistema da proteggere. Secondo il terzo capitolo dell’indagine “Gardens of Europe”, commissionata da STIGA, leader mondiale nella produzione di attrezzature per il giardinaggio, oltre il 90% degli intervistati in paesi come Italia, Spagna, Francia, Germania, Polonia e Gran Bretagna condivide la convinzione che il giardino rappresenti un avamposto di biodiversità tra la propria casa e la natura.

La ricerca ha messo in evidenza come ci sia un ampio consenso, anche tra generazioni diverse, sul valore del giardino come habitat per piante, insetti e piccoli animali. Questo risultato si traduce in una chiara responsabilità: preservare e curare questi spazi. È interessante notare come le donne risultino le sostenitrici più convinte del giardino come micro-ecosistema, con il 93% delle donne italiane che concordano su questo valore, rispetto all’89% degli uomini. La tendenza si ripete anche in altri paesi, con percentuali significative tra le donne spagnole, tedesche e britanniche, che evidenziano una maggiore sensibilità verso il tema della biodiversità.

Il giardino come spazio di comunità

Il giardino emerge quindi come un luogo privilegiato per passare tempo con amici e familiari. La percezione del giardino come un micro-ecosistema spinge a riflettere sull’importanza di utilizzare strumenti sostenibili e innovativi per la sua cura. STIGA, investendo continuamente in ricerca e sviluppo, non solo fornisce soluzioni efficaci per chi ama il giardinaggio, ma guida il mercato verso una maggiore consapevolezza ambientale. Il CEO di STIGA, Sean Robinson, sottolinea come l’approccio sostenibile rappresenti il fulcro delle loro attività, promuovendo una cultura aziendale che valorizza le pratiche sostenibili.

Robinson afferma che per trasformare le priorità ambientali in successi tangibili, sia necessario un impegno collettivo all’interno dell’azienda. La strategia ESG (ambientale, sociale e di governance) di STIGA punta a garantire che tutti i dipendenti comprendano e attuino con entusiasmo questa missione. Ciò include un miglioramento concreto dei prodotti, dalla scelta di materiali riciclati fino alla promozione della circolarità del ciclo di vita.

Iniziative per un futuro sostenibile

Tra i progetti più significativi di STIGA spicca quello relativo alla transizione elettrica, che mira a sostituire progressivamente i motori alimentati a benzina con motori a batteria ed elettrici. Questo cambiamento interesserà tutti i prodotti del marchio, dai tagliaerba agli attrezzi portatili, per adattarsi alle esigenze di giardini di diverse dimensioni. STIGA ha dedicato il 76% degli investimenti di ricerca e sviluppo del 2023 a questi prodotti elettrici, sostenendo l’impegno con collaborazioni con università, come la Università di Trento e la Università di Padova, per sviluppare pratiche di gestione del ciclo di vita delle batterie.

Con questa visione, STIGA non solo si propone come un attore chiave nel settore del giardinaggio, ma si impegna anche a creare un futuro più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. La rinascita dell’interesse verso i giardini, quindi, rappresenta non solo un ritorno alla natura, ma anche un passo significativo verso un modo di vivere più consapevole e attento alle sfide ambientali contemporanee.

About Tomaso Pisano

Appassionato di videogiochi e musica, di sport nello specifico calcio. Animatore presso matrimoni, studente di beni culturali sezione archeologica.

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