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Ritmi ancestrali e tradizione: il festival “Tenore” risuona in Sardegna

Dal 12 al 13 ottobre, il festival dedicato al canto tradizionale sardo si arricchisce di eventi imperdibili. Con concerti, attività culturali e incontri con artisti, “Tenore” celebra l’eredità musicale della Sardegna e invita a scoprire i luoghi incantevoli dell’isola.

Il weekend del 12 e 13 ottobre 2024 segna il ritorno dell’evento “Tenore”, un focus sul canto a tenore nell’ambito del jazz festival Pedras et Sonus, diretto dalla talentuosa clarinettista Zoe Pia. La manifestazione, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità, si propone di far conoscere e valorizzare una delle più autentiche espressioni musicali della Sardegna. Durante questi due giorni, i visitatori possono partecipare a quattro concerti, protagonisti i Cori a Tenore di Santulussurgiu, Oliena, Silanus e Seneghe. L’evento non si limita alla musica tradizionale, ma si apre a collaborazioni inedite con artisti contemporanei come “I Sordi” e Luca Rossi, offrendo un mix di suoni ancestrali e ritmi moderni.

Il festival si svolge in alcune delle location più suggestive della Sardegna, come il Nuraghe Cuccurada di Mogoro, il Nuraghe Genna Maria di Villanovaforru, il Sentiero Nero dell’Ossidiana a Pau, e l’incantevole Chiesa Parrocchiale Santa Margherita a Baradili. Questi luoghi, ricchi di storia e bellezza naturale, fungono da palcoscenico per le performance, creando un’atmosfera unica e immersiva. L’anteprima del festival si tiene l’11 e il 12 ottobre presso il Jatzilleri a Mogoro, un evento che unisce buon cibo, musica e tradizioni in un contesto conviviale.

Un viaggio tra tradizione e innovazione

L’edizione di quest’anno di “Tenore” invita a riscoprire la bellezza del patrimonio culturale sardo attraverso una serie di eventi stimolanti. I cori a tenore partecipano attivamente con repertori che spaziano da serenate d’amore a canti di lavoro, permettendo al pubblico di immergersi nella tradizione musicale locale. Zoe Pia, direttrice artistica dell’evento, sottolinea l’importanza di promuovere il canto a tenore come forma d’arte viva e in continua evoluzione. Questo approccio include anche la sperimentazione con artisti di altri generi musicali, ampliando il raggio d’azione del festival e creando sinergie uniche.

La manifestazione non si limita solo ai concerti, ma include una serie di attività collaterali, come pratiche di yoga nella natura e spazi dedicati alla narrazione per i bambini con Bolle a Tenore. Queste iniziative mirano a coinvolgere un pubblico sempre più ampio e diversificato, creando opportunità di apprendimento e scoperta per tutte le età. La partecipazione a queste attività è gratuita, con la possibilità di offrire un contributo consapevole, rendendo l’evento accessibile a tutti.

Un palcoscenico di suoni e storie

Il programma di “Tenore” si apre ufficialmente il 12 ottobre, alle 10.30, al Nuraghe Cuccurada di Mogoro, dove il Cuncordu Lussurzesu esegue i suoi brani in un contesto affascinante. Le voci del coro si fondono in armonia, creando un’esperienza immersiva che richiama le tradizioni secolari del canto sardo. Alle 12.00, il coro interagisce con il duo “I Sordi”, una fusione di generi che promette di sorprendere il pubblico. Questo incontro tra tradizione e innovazione rappresenta uno dei punti salienti del festival, dove i musicisti si confrontano e si ispirano reciprocamente.

Nel pomeriggio, la musica continua con il Tenore Populu Sardu di Oliena, che si esibisce nella Chiesa Parrocchiale Santa Margherita a Baradili, un luogo che conserva un’atmosfera di autentica spiritualità e bellezza. La performance in questo contesto incantevole offre ai partecipanti un momento di connessione profonda con la musica e la storia sarda. Il 13 ottobre, le attività si spostano nel cuore verde del Sentiero Nero dell’Ossidiana a Pau, dove si svolgeranno concerti immersi nella natura.

Il programma prevede momenti di musica e improvvisazione, con concerti che iniziano alle 10.00 con il Tenore Sa Madalena di Silanus. Gli artisti esplorano il repertorio tradizionale, arricchendolo con influenze contemporanee. Ogni esibizione diventa un’occasione per riflettere sulle origini del canto a tenore, tra melodie ancestrali e innovazioni creative. Questi concerti si susseguono fino al pomeriggio, culminando con la performance del Tenore Su Cuntrattu di Seneghe al Nuraghe Genna Maria, in un viaggio musicale che celebra la ricchezza del patrimonio culturale sardo.

About Tomaso Pisano

Appassionato di videogiochi e musica, di sport nello specifico calcio. Animatore presso matrimoni, studente di beni culturali sezione archeologica.

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