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La poetessa slovena Barbara Korun racconta il suo percorso creativo, dalle radici culturali di Lubiana alla pubblicazione internazionale delle sue opere.
Barbara Korun, nata a Lubiana nel 1963, è una delle voci più rilevanti della poesia slovena contemporanea. Conosciuta per il suo impegno letterario e sociale, si è affermata come una delle protagoniste della generazione di poetesse radicali che ha rivoluzionato il panorama culturale sloveno. Le sue opere, tra cui il libro di poesie “Odore umano“, sono state tradotte in diverse lingue, tra cui l’inglese, e hanno raggiunto paesi come gli Stati Uniti e l’Irlanda. In questa intervista, la Korun ci racconta come la sua poesia nasca da una profonda riflessione sull’identità umana, il corpo e la resistenza contro le strutture di potere.
“Il titolo del mio libro, Odore umano, vuole evocare la complessità della nostra condizione umana”, spiega la poetessa. “L’odore è una delle percezioni più antiche e immediate, ci mette in contatto con la nostra fragilità, con la nostra mortalità”. Korun utilizza la poesia come mezzo per esplorare non solo temi universali, ma anche per dare voce a ciò che spesso rimane nascosto o non detto nella società. “La poesia è un atto di resistenza”, sottolinea. “Attraverso i versi, riesco a esprimere l’ineffabile, a sfidare le convenzioni.”
La poesia come mezzo di trasformazione
Le sue poesie non si limitano a esplorare sentimenti intimi o esperienze personali, ma abbracciano anche una dimensione collettiva e politica. Barbara Korun non ha mai smesso di interrogarsi sulle dinamiche del potere, della violenza di genere e dell’emarginazione. “Viviamo in una società che spesso reprime la voce femminile, ma la poesia mi ha dato la forza di reagire a questo silenzio imposto”, afferma. Nel corso degli anni, le sue poesie sono state apprezzate non solo in Slovenia.
“Non avrei mai pensato che i miei versi potessero trovare risonanza in contesti così diversi”. “È la prova che la poesia può attraversare i confini e parlare un linguaggio universale.”
