Sabato 22 ottobre, il Bastione di Saint Remy diventa il palcoscenico di un evento unico, dove libri, musica e incontri animano la città. L’evento, giunto alla sua 22ª edizione, offre l’opportunità di incontrare grandi nomi della cultura contemporanea, con performance e presentazioni imperdibili.
La 22ª edizione di Marina Café Noir si avviava verso la sua conclusione con una giornata ricca di eventi, prevista per sabato 22 ottobre a Cagliari. A partire dalle ore 17:45, il Bastione di Saint Remy si trasformava in un luogo di incontro e creatività, dove appassionati di libri e musica si riunivano per vivere un’esperienza culturale unica. L’apertura dell’evento vedeva protagonista Alessandro Cattelan, che, in veste di editore indipendente, dava il via alla serata con il suo progetto Accento, dedicato al lancio di autori esordienti. Insieme all’operatore culturale Gianmario Pilo, Cattelan raccontava le sfide e le soddisfazioni legate all’editoria indipendente, coinvolgendo il pubblico con aneddoti e riflessioni sulla cultura contemporanea.
La serata proseguiva con il live set di Marta Loddo, una delle musiciste più originali della scena isolana. Il suo progetto di improvvisazione musicale, caratterizzato dall’uso di una loop station, mescolava elementi di rock e pop, offrendo un’esperienza sensoriale unica. La voce potente di Loddo risuonava nel Bastione, coinvolgendo gli spettatori e creando un’atmosfera vibrante. Questo concerto inaugurale rappresentava perfettamente lo spirito del Marina Café Noir, un festival che da sempre celebra la diversità espressiva e la creatività artistica.
Incontri con autori e omaggi culturali
Alle 18, l’attenzione si spostava su uno degli eventi più attesi della giornata: l’intervento di Alessandro Cattelan. Con il suo stile caratteristico, Cattelan parlava del suo impegno nel sostenere nuovi talenti della letteratura, una missione che portava avanti con passione. A seguire, l’autore Nana Kwame Adjei-Bregan tornava in Italia per presentare il suo libro “Catene di gloria”, una delle opere più discusse dell’anno, pubblicata da SUR nel 2023. L’incontro rappresentava un’occasione preziosa per scoprire le riflessioni di un autore contemporaneo su temi di rilevanza sociale e culturale.
Alle 20, il pubblico si preparava a un altro appuntamento di rilievo con Dario Ferrari, la cui opera “La ricreazione è finita” aveva attirato l’attenzione della critica, definita da molti come il più bel romanzo degli ultimi tempi. Ferrari, presente per la prima volta in Sardegna, veniva presentato da Michele Rossi, che metteva in luce gli elementi distintivi della scrittura dell’autore. Il romanzo, già considerato un caso letterario, suscitava grande curiosità tra gli spettatori, ansiosi di scoprire di più sulla mente creativa che l’aveva partorito.
Tributi e performance artistiche
Il festival non si limitava solo a presentazioni di libri, ma si arricchiva anche di momenti di omaggio. Alle 21, un tributo a Nicolo Pomata, stimato ristoratore carlofortino scomparso pochi mesi prima, prendeva forma. Il figlio Luigi Pomata, anch’esso noto chef, insieme a Massimo Podda, direttore commerciale di Cantina Santadi, celebrava l’eredità culinaria del padre, offrendo un ricordo emozionante e coinvolgente. Questo omaggio sottolineava l’importanza della cultura gastronomica locale, dimostrando come il cibo possa essere una forma d’arte e di espressione.
La serata si avviava verso la sua parte più performativa, con il palco del Bastione che si preparava a ospitare una serie di letture e performance artistiche. Alle 22, Simeone Latini dava voce a Joseph Conrad, presentando “Cuori e Tenebre” in un tributo al grande autore in occasione del centenario della sua scomparsa. Questo momento univa la letteratura classica a un contesto contemporaneo, dimostrando come le storie abbiano la capacità di trascendere il tempo.
Una festa per tutti
Il festival si chiudeva con un grande finale alle 23, quando il sassofonista nuorese Gavino Murgia si esibiva in un concerto originale. Murgia, con il suo progetto musicale inedito, invitava il pubblico a ballare e festeggiare, incarnando perfettamente il tema di felicità e connessione che quest’edizione del Marina Café Noir esplorava. La serata prometteva di essere un inno alla cultura e alla comunità, un momento di condivisione e celebrazione che lasciava un segno indelebile nei cuori di tutti i partecipanti.