Il 15 ottobre, Cagliari ospita un evento cruciale sul disagio degli adolescenti, promosso da Con i Bambini e altre istituzioni. La campagna “Non sono emergenza” mira a sensibilizzare la comunità educante e il mondo dell’informazione sul ruolo fondamentale delle nuove generazioni.
Il 15 ottobre 2024, il centro Exmè di Cagliari si trasforma in un importante punto di incontro per discutere del disagio giovanile. L’evento, organizzato nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, rappresenta la seconda tappa della campagna “Non sono emergenza”, promossa da Con i Bambini, Acri e la Fondazione di Sardegna. La sessione si svolge dalle 10:00 alle 13:00 e si preannuncia ricca di interventi significativi, mirati a portare il tema del disagio degli adolescenti all’attenzione delle comunità educanti e del mondo dell’informazione. Il focus principale dell’incontro riguarda “Il disagio degli adolescenti: il racconto delle nuove generazioni, il ruolo della comunità educante e quello dell’informazione”.
L’incontro inizia con gli interventi di Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini, e Giacomo Spissu, presidente della Fondazione di Sardegna. Successivamente, il programma prevede una serie di relatori che affrontano vari aspetti del disagio giovanile. Laura Galesi, dell’ufficio stampa di Con i Bambini, presenta dati rilevanti sull’argomento tratti dall’Osservatorio #conibambini. Gli interventi di Riccardo Venturi, fotoreporter, e Arianna Massimi, film-maker, si concentrano su come raccontare le nuove generazioni attraverso l’ascolto diretto dei giovani, offrendo una visione più profonda delle loro esperienze e delle loro sfide quotidiane.
Il ruolo della comunità educante
Il dibattito prosegue con Ugo Bressanello, fondatore di Domus de Luna, che discute l’importanza di creare una comunità educante aperta ai giovani. La sua esperienza si unisce a quella di Luca Marciani, direttore generale della Fondazione Grimaldi, il quale condivide l’approccio adottato a Napoli per sostenere le comunità nel contrasto al disagio e alle fragilità sociali. Stefano Arduini, direttore di Vita non profit, introduce il concetto delle “comunità di pratiche”, evidenziando l’importanza di mettere in rete le buone pratiche per contrastare la povertà educativa minorile.
Il tema del disagio giovanile emerge come una questione complessa, caratterizzata da ansia, depressione, isolamento e bullismo. Tuttavia, le nuove generazioni non devono essere considerate un’emergenza, bensì una risorsa preziosa. L’evento di Cagliari sottolinea la necessità di unire le forze di diverse categorie professionali: operatori, educatori, insegnanti e giornalisti devono collaborare per costruire una comunità educante forte e coesa.
Un pomeriggio di confronto e buone pratiche
Nel pomeriggio, il centro Exmè ospita anche un incontro con le “comunità di pratiche”, un forum dedicato ai professionisti e operatori coinvolti nei progetti sostenuti dal Fondo al Sud. Questo spazio permette di creare sinergie e far emergere modelli replicabili anche nelle politiche pubbliche. L’idea è di confrontarsi su esperienze concrete e sviluppare strategie condivise per affrontare il disagio giovanile, garantendo un supporto concreto alle famiglie e ai ragazzi.
La campagna “Non sono emergenza” si estenderà con tappe successive, la prossima prevista il 23 ottobre a Padova. Il culmine si raggiungerà il 18, 19 e 20 novembre a Roma, in coincidenza con la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Questi eventi riuniranno comunità educanti, istituzioni, fondazioni e ragazzi per un confronto profondo e costruttivo.