Un’analisi recente di Eurostat rivela le sfide abitative affrontate da milioni di cittadini europei.
Nel 2023, circa il 4,9% delle persone di età pari o superiore a 16 anni nell’Unione europea ha dichiarato di aver affrontato difficoltà abitative. Questi individui non avevano un’abitazione propria e si trovavano costretti a soggiornare in sistemazioni temporanee. Le difficoltà abitano colpiscono in modo più intenso chi è a rischio di povertà o esclusione sociale, con una percentuale che sale all’8,5%. Al contrario, solo il 3,9% di chi non si trova in una situazione di vulnerabilità economica ha riferito di aver affrontato tali difficoltà. Questi dati, forniti dall’Eurostat, dipingono un quadro complesso e preoccupante per molte fasce di popolazione in Europa, con notevoli differenze tra i vari Stati membri.
I paesi più colpiti e quelli più resilienti in Unione Europea
Italia, con un dato del 2%, si colloca tra i paesi con le percentuali più basse di difficoltà abitative tra coloro a rischio di povertà o esclusione sociale. Questo dato, inferiore alla media europea, evidenzia come il sistema abitativo italiano, pur con le sue criticità, riesca a offrire un certo livello di protezione sociale. Tuttavia, tra coloro che non si trovano a rischio di esclusione sociale, solo l’1% degli italiani ha riportato difficoltà abitative, segno di un divario significativo tra le fasce più vulnerabili e il resto della popolazione.
Altri paesi, come la Danimarca (18,4%), la Finlandia (17,5%) e la Francia (17,1%), presentano invece percentuali molto elevate di difficoltà abitative per chi è a rischio di povertà. In questi paesi, nonostante gli alti livelli di benessere generale, esistono sacche di vulnerabilità che colpiscono duramente soprattutto le fasce sociali più deboli. Polonia, Ungheria e ancora Italia, con tassi rispettivamente dell’1,9%, del 2,1% e del 2%, registrano invece le percentuali più basse in questa categoria. Un dato che potrebbe indicare una maggiore capacità di resistenza delle politiche abitative verso i gruppi più svantaggiati.
Giovani e adulti in età lavorativa più esposti
Le difficoltà abitative in Europa non colpiscono tutte le fasce d’età allo stesso modo. Le persone tra i 16 e i 29 anni e quelle tra i 30 e i 54 anni sono le più vulnerabili, con tassi di difficoltà rispettivamente del 14,8% e del 14,7%. Questi dati riflettono le sfide crescenti che giovani e adulti in età lavorativa affrontano nel cercare una sistemazione stabile, in un mercato immobiliare che diventa sempre più inaccessibile. Per le persone tra i 55 e i 64 anni, il tasso scende al 12,8%, mentre gli over 65 mostrano una minore incidenza, con un dato del 6,7%.
Quando si analizza la situazione delle persone a rischio di povertà o esclusione sociale, le difficoltà aumentano drasticamente. Per gli individui tra i 30 e i 54 anni, il 27,7% ha segnalato problemi di affitto, seguiti dal 24% di quelli tra i 55 e i 64 anni e dal 22,1% della fascia più giovane. Gli over 65 restano il gruppo meno colpito, con il 12,9% che segnala difficoltà di affitto. Questo dato suggerisce che i giovani e gli adulti in età lavorativa, soprattutto quelli più esposti alla povertà, affrontano sfide maggiori rispetto agli anziani.
Disparità regionali e implicazioni sociali
Le statistiche di Eurostat mostrano una forte disparità tra i vari paesi dell’Unione europea, evidenziando come le politiche abitative e le condizioni economiche locali influenzino significativamente l’accesso a una sistemazione stabile. In paesi come la Danimarca e la Finlandia, che godono di un’elevata qualità della vita, sorprende vedere tassi così alti di difficoltà abitative tra le persone a rischio di povertà. Allo stesso tempo, paesi come l’Italia e la Polonia sembrano aver sviluppato un sistema di welfare che, pur non privo di difetti, riesce a mitigare i danni più gravi per i cittadini più vulnerabili.
Queste disparità sono il riflesso di politiche abitative diverse, ma anche di differenze nelle economie locali e nella distribuzione delle risorse. L’accesso a case a prezzi accessibili e sicure resta una questione centrale per molte famiglie europee, con implicazioni profonde per la qualità della vita, l’inclusione sociale e la stabilità economica. Per approfondire le politiche abitative e gli interventi sociali di questi paesi, è possibile consultare le informazioni disponibili sui siti ufficiali di Eurostat e delle principali organizzazioni di assistenza sociale.